Per la presidente della Commissione Antimafia Europea è "un'occasione per ribadire che la lotta alle mafie deve essere
priorità politica"
priorità politica"
Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia l'8 gennaio 1993, presidente della Commissione Antimafia Europea, oggi è a Latina per la “Giornata della Memoria e dell’Impegno” organizzata da “Libera” e “Avviso Pubblico” in memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie.
“E’ importante” dice Sonia Alfano, “prendere parte a una manifestazione dedicata indistintamente a tutte le vittime delle mafie e che è l'occasione per ribadire ancora una volta come la lotta alla criminalità organizzata deve essere priorità dell’agenda politica di questo Paese. In questo momento bisogna alzare la guardia ed essere pronti, più che mai, a rispondere a questa sfida. C’è tanto da fare: inasprire il regime del 41bis per impedire ai boss di esercitare il proprio potere criminale da dentro le carceri; cambiare l’approccio relativamente alla gestione dei beni confiscati, al fine di consentirne un reale utilizzo a scopi sociali e garantire sviluppo in zone in serissima difficoltà; inserire norme più dure per i reati legati al fenomeno della corruzione e del riciclaggio.
Il Parlamento Europeo” sottolinea l’europarlamentare Sonia Alfano, “ha fatto la propria parte, approvando un complesso ed ambizioso testo - contenente misure legislative e non - elaborato dalla Commissione CRIM. Adesso, speriamo che l’Italia possa formulare e mettere in pratica le idee necessarie al miglioramento della legislazione antimafia italiana, senz’altro la migliore al mondo ma tuttavia perfettibile”.
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