MANIFESTAZIONE NAIZONALE NO AL REFERENDUM: 27 Novembre a Roma.

Il 27 novembre a Roma è prevista "C'è chi dice NO" la manifestazione nazionale per il NO al referendum dalle ore 14 a Piazza Repubblica con un concerto finale a Piazza del Popolo dalle ore 18. Da tutto il Paese si stanno organizzando autobus per favorire la partecipazione > https://goo.gl/s8nNLW Lista delle realtà aderenti -> https://www.facebook.com/notes/cè-chi-dice-no/cè-chi-dice-no-appello-agli-artisti-per-un-grande-concerto-il-27-novembre/1163312463753491. "In televisione e nei talk show questo referendum è sempre più raccontato come una passerella politica e uno scontro interno tra partiti. Gli interessi reali delle persone comuni sono fuori dai media main stream. - dichiara Marta, 31 anni, di Venezia - È per questo che il popolo del NO vuole scendere in piazza: comitati locali per il NO, i movimenti contro le grandi opere inutili e lo spreco di risorse pubbliche, i comitati ambientali, gli studenti contro la buona scuola, i precari, i movimenti per il diritto all'abitare, tutti coloro che in questo paese dicono NO e hanno fatto campagna contro la riforma Boschi partiranno dai propri territori per ritrovarsi a Roma il 27 Novembre. La democrazia televisiva ed i personalismi non ci convincono, noi crediamo che le cose cambieranno davvero solo se siamo tutti pronti a metterci in gioco collettivamente.". "Non è vero che il NO a questo referendum è quello della conservazione contro il cambiamento. L'abbiamo visto il loro cambiamento: i voucher, i tagli al welfare e la fine di ogni diritto che garantisca una vita dignitosa. I sondaggi dicono che tra i giovani prevale il NO. Siamo noi i giovani di cui Renzi parla, ma la nostra voce resta inascoltata! Noi non ci stiamo e porteremo in piazza le nostre voci. Sarà una manifestazione popolare e colorata che si concluderà con un grande concerto a piazza del popolo - continua Lorenzo, 31 anni, di Roma - Il SI contro il NO è Golia contro Davide. Dal basso e senza risorse diamo siamo stati a volantinare in questi mesi nei mercati, nelle scuole, alle agenzie di riscossione crediti, agli uffici dei comuni. C'è un paese che sta dicendo NO e Renzi lo tratta con disprezzo e sufficienza". "Qualche giorno fa abbiamo invaso il twitter con l'hashtag #cèchidiceNO entrando tra i trending topics per rilanciare la manifestazione - conclude Stefano 24 anni, di Avellino - "Abbiamo voluto utilizzare il web per avere finalmente spazio di far emergere dal basso i nostro NO. I no dei giovani che dalla retorica renziana non si sentono affatto rappresentanti, i NO degli studenti, dei lavoratori precari e sfruttati, i NO all'impoverimento dei nostri territori. Non abbiamo mai visto applicati diritto al lavoro, alla salute, allo studio. Per questo vogliamo che il potere torni alle persone comuni che non hanno mai deciso niente fino ad oggi, ma hanno una chiara idea del Paese che vorrebbero.".

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