Nelle scorse ore, la Polizia di Stato, segnatamente personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Palermo ha individuato un’estesa piantagione “indoor” di droga e sequestrato oltre 250 piante di “marijuana”.
L’operazione è avvenuta nell’ambito di preordinati servizi di controllo del territorio, organizzati già mesi addietro in vista dell’intesificazione avvenuta nell’ultimo periodo delle attività preventive antidroga, anche a seguito degli ultimi numerosi rinvenimenti di coltivazioni locali “ fai da te” di derivati della cannabis. Tali servizi hanno già consentito di ottenere interesanti risultati per quanto attiene al contrasto dell’attività di produzione e di spaccio di droga nelle zone di Palermo e della sua provincia, la cd “droga a Km 0”. L’attività ha avuto inizio nella mattinata del 13 febbraio, allorchè gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico rilevavano, durante un controllo effettuato in via Agesia di Siracusa, a seguito di accertamenti relativi al rinvenimento di un motoveicolo precedentemente oggetto di furto, la debole emissione di una sorta di ronzio proveniente dalla zona scantinati del citato immobile. Al rumore si associava anche un odore dolciastro tipico delle sostanze stupefacenti derivanti dalla cannabis; i poliziotti a tal punto, ritenevano di intervenire a più ampio raggio e di approfondire l’accertamento estendendolo anche alle zone sottostanti l’immobile. Una volta entrati, veniva accertata, anche visivamente, (grazie all’intervento di un’unità dei Vigili del Fuoco) l’esistenza di una vera e propria piantagione “indoor”, creata artificialmente con l’ausilio di lampade alogene e di umidificatori montanti ad arte in uno scantinato dello stabile (mediante allaccio abusivo alla rete elettrica cittadina), al cui interno erano state piantate e coltivate numerose piante producenti sostanza stupefacente del tipo marijuana (che da una prima analisi sembrerebbe oltretutto essere caratterizzata da un elevato principo attivo), di un numero totale pari a 250, per un valore complessivo di vendita, al dettaglio, di circa 500.000,00 euro. L’attività in argomento ha dimostrato ancora una volta quanto alta sia tuttora l’attenzione della Polizia di Stato verso un fenomeno di elevato allarme sociale, quale è la produzione in loco delle cd “droghe leggere”, il cui smercio continua a costituire un importante fonte di reddito per le organizzazioni criminali locali (data la globalizzazione del mercato della droga), rappresentando ad oggi uno dei principali strumenti di approvvigionamento economico per le associazioni illecite in argomento.
Questura di Palermo
L’operazione è avvenuta nell’ambito di preordinati servizi di controllo del territorio, organizzati già mesi addietro in vista dell’intesificazione avvenuta nell’ultimo periodo delle attività preventive antidroga, anche a seguito degli ultimi numerosi rinvenimenti di coltivazioni locali “ fai da te” di derivati della cannabis. Tali servizi hanno già consentito di ottenere interesanti risultati per quanto attiene al contrasto dell’attività di produzione e di spaccio di droga nelle zone di Palermo e della sua provincia, la cd “droga a Km 0”. L’attività ha avuto inizio nella mattinata del 13 febbraio, allorchè gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico rilevavano, durante un controllo effettuato in via Agesia di Siracusa, a seguito di accertamenti relativi al rinvenimento di un motoveicolo precedentemente oggetto di furto, la debole emissione di una sorta di ronzio proveniente dalla zona scantinati del citato immobile. Al rumore si associava anche un odore dolciastro tipico delle sostanze stupefacenti derivanti dalla cannabis; i poliziotti a tal punto, ritenevano di intervenire a più ampio raggio e di approfondire l’accertamento estendendolo anche alle zone sottostanti l’immobile. Una volta entrati, veniva accertata, anche visivamente, (grazie all’intervento di un’unità dei Vigili del Fuoco) l’esistenza di una vera e propria piantagione “indoor”, creata artificialmente con l’ausilio di lampade alogene e di umidificatori montanti ad arte in uno scantinato dello stabile (mediante allaccio abusivo alla rete elettrica cittadina), al cui interno erano state piantate e coltivate numerose piante producenti sostanza stupefacente del tipo marijuana (che da una prima analisi sembrerebbe oltretutto essere caratterizzata da un elevato principo attivo), di un numero totale pari a 250, per un valore complessivo di vendita, al dettaglio, di circa 500.000,00 euro. L’attività in argomento ha dimostrato ancora una volta quanto alta sia tuttora l’attenzione della Polizia di Stato verso un fenomeno di elevato allarme sociale, quale è la produzione in loco delle cd “droghe leggere”, il cui smercio continua a costituire un importante fonte di reddito per le organizzazioni criminali locali (data la globalizzazione del mercato della droga), rappresentando ad oggi uno dei principali strumenti di approvvigionamento economico per le associazioni illecite in argomento.
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