Campobello di Mazara - Il sindaco Castiglione e l’ass. Firreri al tavolo tecnico tenutosi in Assessorato Regionale per discutere delle notevoli incongruenze del Piano Paesaggistico



Continua l’impegno dell’Amministrazione comunale di Campobello al fine di modificare il Piano, rendendolo un valido strumento di sviluppo Il sindaco Giuseppe Castiglione ha preso parte al tavolo tecnico
che si è tenuto a Palermo, nella sede dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e Ambientali, per discutere delle notevoli criticità e incongruenze presentate dal Piano Paesaggistico degli ambiti 2 e 3 in cui ricade il Comune di Campobello. Il tavolo tecnico è stato convocato dall’on. Giovanni Lo Sciuto su sollecitazione dell’assessore comunale all’Urbanistica Vito Firreri. Hanno preso parte all’incontro i rappresentanti istituzionali di tutti i Comuni ricadenti nei 2 ambiti, il soprintendente ai Beni Culturali della Provincia di Trapani, arch. Paola Misuraca, i dirigenti dell’Assessorato e i tecnici che hanno redatto il piano. In rappresentanza del Comune di Campobello, oltre al sindaco Castiglione e all’ass. Firreri, sono stati presenti, inoltre, l’arch. Salvatore Montalbano, dirigente comunale all’Urbanistica, e l’arch. Valentina Accardo, consigliere comunale. Durante l’incontro sia i tecnici sia i dirigenti regionali hanno preso atto delle notevoli criticità del Piano, che
com’è noto, contiene degli errori grossolani rilevati dai tecnici comunali e confermati dalla stessa
Sovrintendenza tanto da risultare assolutamente incoerente con il territorio, e hanno manifestato la
propria disponibilità ad accogliere le osservazioni da parte dei singoli Comuni. Per poter tornare ad
esaminare le problematiche inerenti, in particolare, il Comune di Campobello, è già stato fissato un
prossimo incontro da tenersi in Assessorato il 19 aprile prossimo. Prima di tale data, l’Amministrazione comunale convocherà nuovamente i tecnici campobellesi affinché possano dare il proprio contributo al fine di elaborare le osservazioni necessarie a modificare il Piano paesaggistico, rendendolo un valido strumento di sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento