Psicologi, chi studia e mangia sano vive di più e meglio


Psicologi, chi studia e mangia sano vive di più e meglio. Prospettive e comportamenti che migliorano la qualità della vita alla “Giornata del benessere psicologico” organizzata dall’Oprs.
 Domani passeggiata in centro a Palermo e “Psicologi in piazza”. Non solo uno dei predittori della salute degli individui è il loro titolo di studio, ma si può affermare che questa relazione si trasmette tra le generazioni. Inoltre aumenta la speranza di vita se si vive più vicini al centro città, vivere nei pressi di una fermata della metro piuttosto che di una più in periferia può cambiare il nostro destino, così come avere una migliore istruzione. Da queste basi è partito l’intervento di Fabio Lucidi, presidente dell’Associazione italiana di psicologia, alla Giornata del benessere psicologico organizzata dall’Ordine degli psicologi della Regione siciliana (Oprs), ai cantieri culturali della Zisa, a Palermo. “Il titolo di studio dei genitori - ha spiegato - è connesso con la maggiore o minore attenzione alla salute che sviluppano i figli. Ma la salute fa anche bene alla scuola, non solo la scuola fa bene alla salute. In base alle condizioni sociali (i viaggi, i libri che leggi, se vai al cinema o a teatro) cambiano notevolmente il linguaggio, la memoria, l’attenzione e le capacità esecutive. Stili di vita, attività motoria e sedentarietà, dispersione o adattamento scolastico, sovrappeso e obesità, salute o malattia non sono però colpe o meriti dei cittadino, ma rimandano a una questione di diritti, spesso negati si base al genere, al contesti ambientali, allo status socio economico”. Anche l’alimentazione è strettamente correlata al benessere psicologico, come ha illustrato Massimiliano Oliveri, ordinario di Psicologia all’università di Palermo. “Acidi grassi insaturi (contenuti nel pesce azzurro o grasso e nell’olio d’oliva) aiutano lo sviluppo nel sistema nervoso così come alcune spezie e il cioccolato, è stato anche possibile osservare il cambiamento della corteccia celebrale. L’insulina - ha detto - al contrario ha un effetto nocivo sul nostro cervello. La stessa logica – ha spiegato Oliveri – riguarda gli effetti protettivi dell’attività fisica, la quale oltre ai benefici di natura cardiovascolare, esercita in alcuni casi effetti di potenziamento specifico su alcune funzioni cognitive”. La figura dello psicologo si sposta quindi, sempre di più, da una prospettiva prettamente clinica a quella connessa al benessere e alla salute mentale. “Lo psicologo è uno scienziato del comportamento, può illustrare dei percorsi di miglioramento di qualità della vita”, ha detto il presidente dell’Oprs, Fulvio Giardina, rispondendo alle domande di due giovani colleghe che lo hanno intervistato al termine della tavola rotonda. Per questo, come ha puntualizzato Giardina, “la psicoterapia convenzionata è un diritto del cittadino non un favore. Il presidio territoriale di psicologia è strategico. La prossima sfida istituzionale che ci poniamo è fare in modo che le cose funzionino meglio sotto questo punto di vista”. La Giornata del benessere psicologico proseguirà domani mattina alle 9 con la “Passeggiata tra cultura e benessere”, aperta a tutti, che da piazza Verdi raggiungerà Palazzo Reale. A illustrare l’importanza della salute mentale saranno poi gli “Psicologi in Piazza”: un’iniziativa che coinvolgerà il pubblico facendogli conoscere le attività svolte dalle associazioni che hanno aderito e che avranno a disposizione uno stand a piazza Verdi.

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