Miccichè "L’esercizio provvisorio era un atto dovuto nei confronti dei siciliani"



Nonostante i tempi ristretti, l’Ars ha approvato l’esercizio provvisorio.
E’ il meglio che potevamo fare, considerando il poco tempo a disposizione e le condizioni in cui il precedente governo ha lasciato i conti.
Significa, in soldoni, garantire gli interventi più urgenti.



Il Governo, intanto, è già al lavoro su disegni di legge che affronteranno le ulteriori criticità.
L’esercizio provvisorio era un atto dovuto nei confronti dei siciliani, non una legge a uso e consumo di pochi ma una garanzia a tutela di tutti. In tale condizione di emergenza, di necessità estrema, mi sarei aspettato maggiore collaborazione da parte delle opposizioni in aula. Qualcuno ha invece tentato di strumentalizzare il voto, fare ostruzionismo, rallentare i lavori e impedirne l’approvazione. Non votare l’esercizio provvisorio avrebbe provocato un danno enorme a quegli stessi siciliani che si sostiene di voler difendere.
Un atteggiamento che ha rischiato di danneggiare non il Governo, bensì la collettività, in nome della mera schermaglia politica. Per questo ho ritenuto di fare una piccola forzatura di interpretazione del regolamento considerando come presenti quelli che lo erano e non solamente quelli che avevano votato.


On. Gianfranco Miccihè
Presidente dell' Assemblea Regionale Siciliana
post su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento