A Castellammare del Golfo una casa per la missione di Biagio Conte


Una casa per la missione di Biagio Conte in contrada Ciauli -Guidaloca. “Il Comune ha curato la progettazione della struttura ma la realizzazione della casa sarà frutto della solidarietà del territorio”. Il progetto sarà presentato sabato 17 febbraio, alle ore 16,30, nell’aula consiliare di corso Mattarella. La casa della missione “Speranza e carità” di Biagio Conte: sorgerà in contrada Ciauli - Guidaloca e sarà composta da alloggi per i bisognosi, servizi, una mensa ed uno spazio di preghiera.
Il Comune di Castellammare del Golfo ha curato la progettazione della struttura ma la realizzazione dell’opera sarà frutto della solidarietà del territorio. Proprio per invitare a collaborare alla concretizzazione della casa dell’accoglienza con un supporto collettivo, sabato 17 febbraio, alle ore 16,30, nell’aula consiliare di corso Mattarella, l’amministrazione comunale presenterà il progetto della casa della missione “Speranza e carità” di Biagio Conte. Interverranno: il sindaco Nicolò Coppola, il vescovo di Trapani Monsignor Pietro Maria Fragnelli, il responsabile della missione Don Pino Vitrano, l’ingegnere Simone Cusumano responsabile del settore comunale Infrastrutture, l’architetto Marcello Monacò, progettista della casa di accoglienza, l’architetto Enrico Caruso, soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani. Biagio Conte porterà il messaggio della missione. Il progetto per la realizzazione della casa di accoglienza è stato redatto dall’ufficio tecnico comunale. «Il Comune si è messo a disposizione di fratello Biagio Conte per la progettazione in contrada Ciauli - Guidaloca di un edificio da realizzare sul terreno di circa 40mila metri quadri a lui donato dalla famiglia Soresi di Castellammare da oltre un decennio -spiega il sindaco Nicolò Coppola-. Fratel Biagio riesce ad offrire sostegno, grazie alla collaborazione di cittadini ed associazioni solidali, a persone e famiglie bisognose ospitate in condizioni però precarie poiché non c’è una vera e propria struttura. Il progetto redatto dall’ufficio tecnico mira proprio a far partire quello spirito di solidarietà che caratterizza la nostra comunità e che è tanto caro a questa amministrazione comunale. Occorre adesso una sorta di “finanziamento” dal basso: è necessario -invita il sindaco Nicolò Coppola-, che ognuno si spenda in base alle proprie possibilità donando materiali, suppellettili, lavoro e tutto quel che si può. Ognuno di noi può fare qualcosa per realizzare la casa dell’accoglienza della missione Speranza e Carità di Biagio Conte che si adopera per i bisognosi. Noi non possiamo che accogliere il suo esempio - conclude il sindaco Nicolò Coppola- cercando di aiutare gli altri. Invitiamo tutti a collaborare per la realizzazione della struttura». Tecnicamente il dirigente del terzo settore Infrastrutture, l’ingegnere Simone Cusumano, spiega che «il prossimo obiettivo è l’inizio dei lavori con la collocazione della prima pietra che contiamo di posare entro la fine del mese di marzo in quanto è prossimo il rilascio del permesso di costruire. Per la realizzazione del progetto (rilievi, calcoli esecutivi, relazione geologica e sicurezza) che sarà realizzato su due elevazioni fuori terra su un terreno in sensibile pendenza, si sono offerti professionisti del territorio ai quali va la mia gratitudine. La casa dell’accoglienza -spiega l’ingegnere Cusumano- avrà una cubatura di complessivi mille metri cubi e una superficie di circa 300 metri quadri. Sarà una struttura dotata di camere, servizi, sala mensa e un ampio spazio dedicato alla preghiera, sia all’interno che all’esterno dell’edificio con un pergolato sul lato est prospiciente la baia di Guidaloca, così come dal progetto redatto dall’architetto Monacò e concordato con il responsabile della stessa missione, Don Pino Vitrano. Spazi essenziali e funzionali per servire allo scopo dell’accoglienza».

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