Addio Stephen Hawking


Se ne va un esempio di fiducia nella vita e nel mondo. Lo scienziato inglese Stephen Hawking, più volte tema dei nostri articoli, è morto a Cambridge. Ha sfidato in vita il tempo ed ogi previsione: ha saputo condurre un’esistenza che, se non lo si vedesse in foto, sembrerebbe più che normale dagli eventi che la hanno caratterizzata. Una vita che può dirsi felice e certemente lunga, oltre che utile all’umanità, essendo stato ufficialmente lui il maggior erede di Albert Einstein.

L'astrofisico di fama mondiale, venuto anche come ospite d’onore in un paio di trasmissioni della Tv italiana anni or sono, è morto all'età di 76 anni. Lo ha comunicato un portavoce della sua famiglia. Hawking è morto nella sua abitazione a Cambridge.
"Siamo profondamente addolorati – hanno affermato Lucy, Robert e Tim, i figli di Hawking – nell'annunciare che nostro padre è morto”.
Hawking è stato grande scienziato e uomo straordinario. Il suo lavoro vivrà per sempre. Il coraggio e la perseveranza, insieme al suo brillante humor, hanno ispirato molti osservatori.
Hawking era nato apparentemente sano, ma era già possibile prevedere la sua infermità. Oggi avrebbe potuto prevaler in varie parti del mondo l decisione di eliminarlo. Soffriva di un male progressivo: una “sclerosi laterale amiotrofica” che lo ha costretto sulla sedia a rotelle per la maggior parte della sua vita da adulto.
La malattia gli era stata infatti diagnosticata all'età di 21 anni.
Professore dell'Università di Cambridge, Hawking ha ridefinito la cosmologia proponendo l'idea che i buchi neri emettono radiazioni e poi evaporano. Lo scienziato ha infatti attuato la teoria quantistica ai buchi neri, che emettono radiazioni che li fanno poi evaporare. Questo processo aiuta a spiegare la nozione che i buchi neri sono esistiti a livello micro fin dal Big Bang e che più piccoli sono più velocemente evaporano.
Il libro firmato dallo scienziato inglese “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”, pubblicato nel 1988, gli ha assicurato fama mondiale, con 10 milioni di copie vendute ed è strato tradotto in 40 lingue e, quindi, diffuso in tutto il pianeta.

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