ANCRA CONFCOMMERCIO SICILIA: BASTA ELETTRODOMESTICI ABBANDONATI PER STRADA. SUBITO LE AREE ECOLOGICHE


CALACIURA: “LA SICILIA SOMMERSA DAI RIFIUTI. BASTA ELETTRODOMESTICI SMONTATI PER STRADA. IL GOVERNO REGIONALE DIA TEMPI CERTI PER UN PIANO PROGRAMMA”. “Finalmente si muove qualcosa! La notizia che la IV commissione dell’Ars abbia messo mano al piano stralcio sui rifiuti della Regione, ci fa ben sperare. Ma bisogna velocemente passare ai fatti, di tempo se n’è perso già troppo.
L’Europa continua a dettare le regole per la raccolta differenziata di numerosi materiali e noi non abbiamo ancora realizzato le indispensabili aree ecologiche e continuiamo ad essere sommersi dai rifiuti. Bisogna immediatamente recepire, con le norme attuative, la legge nazionale che consentirebbe di dare il via alla creazione delle micro aree ecologiche per il conferimento dei RAEE, cioè i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche” Per questo Maurizio Calaciura, presidente di Ancra Confcommercio Sicilia, ricorda che le organizzazioni di settore di Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani e Unicoop Sicilia hanno elaborato un progetto per la creazione delle micro aree ecologiche a basso impatto ambientale, che presenteranno il prossimo 11 giugno alla Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, nel corso di una tavola rotonda, e sono pronte a metterlo a disposizione del Governo Siciliano per far partire, così, questo efficace sistema di raccolta e riciclo dei RAEE. “La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio - dice Calaciura - anche perché questi vengono costantemente abbandonati in improvvisate discariche a cielo aperto lungo le strade, sul greto dei fiumi, da dove arrivano al mare e nelle campagne. Attraverso questa dispersione, i componenti di questo genere di rifiuti, che sono soprattutto rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, per non parlare dei gas dei frigoriferi, entrano nella catena alimentare, tramite l’assorbimento dei terreni o la contaminazione di pesci e animali di cui mangiamo la carne. È tutto materiale dannoso per la nostra salute, cancerogeno o causa di danni permanenti al cervello o al sistema endocrino”. Le apparecchiature elettroniche fanno ormai parte del nostro quotidiano e, una volta diventati RAEE, potrebbero essere lavorati e diventare nuova materia prima. Invece finiscono spesso ammucchiati per le strade e, magari, bruciati disperdendo nell’aria sostanze tossiche che ci avvelenano. “Ogni anno lasciamo sparire non si sa dove 5000 tonnellate di rame, alluminio, ferro e plastica - aggiunge Calaciura -. Senza parlare di terre rare (come cromo e cobalto, che servono per la componentistica delle schede), oro e platino, tutte dannose per il nostro organismo e per il nostro ecosistema”. “Non abbiamo intenzione di mollare e di far calare l’attenzione - conclude Calaciura -. Da anni diciamo che la questione va trattata con una logica di programmazione e non di emergenza. All’Assessore Angelo Pierobon diciamo che non c’è più tempo da perdere e siamo pronti a mettere a disposizione i nostri progetti e le nostre competenze purché si possa passare ad una fase attuativa nella gestione dei rifiuti”.

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