Servizi di assistenza assenti per le persone con disabilità Secondo giorno di sciopero della fame del presidente di Anffas Palermo


“Buongiorno a tutti. Inizia oggi il secondo giorno di sciopero della fame in difesa del diritto allo studio degli alunni con disabilità siciliani. Abbiamo fatto questa scelta dopo un lungo ragionamento e a seguito delle tante segnalazioni di genitori, famiglie e alunni con disabilità stanchi, ma che hanno scelto di non stare a guardare”.
Recita così un post su Facebook, pubblicato nelle scorse ore da Antonio Costanza, presidente di Anffas Palermo e vicepresidente di Anffas Sicilia (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale), che giovedì 27 ha iniziato uno sciopero della fame a oltranza per protestare contro l’assoluta carenza dei servizi scolastici resi alle persone con disabilità. “Quella dello sciopero della fame – scrive – è un’esperienza dura e complessa. Non avremmo mai avremmo immaginato però il sostegno e la vicinanza ricevute ieri. Grazie a tutti! Genitori, alunni, amici, insegnanti che probabilmente neanche ci conoscevano. Questo ci spinge ad andare avanti determinati e con meno fatica”. “Vorrei di cuore rassicurare tutti – aggiunge Antonio Costanza – questo non è un attacco istituzionale ma una battaglia culturale in difesa dei diritti, in continuità con le azioni di protesta messe in campo negli anni passati da Anffas Palermo, per ribadire con fermezza che gli alunni con disabilità non sono alunni di serie B e devono cominciare la scuola, con i giusti supporti e sostegni, già dal primo giorno, come i loro compagni. Infine, il presidente di Anffas Palermo conclude: “Ai rappresentanti degli studenti che mi hanno contattato vorrei ribadire che è questo il momento giusto per farsi sentire, nell’ambito delle autorizzazioni che potete esercitare. Alle scuole, di cui conosciamo bene le fatiche e le difficoltà che affrontate tutti i giorni, chiediamo di farsi sentire di più. Alle Istituzioni, a più livelli, e loro tecnici, chiediamo di farci sapere quando i servizi partiranno e cosa state facendo per scongiurare che ci sia continuità e che il problema l’anno prossimo finalmente non si ripresenti. Solo allora interromperemo la protesta”.

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