Sicilia: M5S, Crias ferma da 2 mesi, Turano sblocchi la situazione

Foti, con dimissioni Cda, da luglio pratiche inevase per 15 mln di euro e stop a finanziamenti per artigiani, agricoltori e aziende autotrasporto. PALERMO, 12 SETTEMBRE 2018 - “Da due mesi, le procedure per l’erogazione dei finanziamenti da parte della Crias, la cassa regionale per il credito alle imprese artigiane, sono ferme. Nei mesi scorsi, infatti, in tre momenti differenti, si sono dimessi i tre componenti del Cda e da luglio le istruttorie per la concessione dei contribuiti alle aziende artigiane, agricole e di autotrasporto sono bloccate". Lo rende noto la deputata regionale del M5S e vicepresidente della commissione Attività produttiva dell'Ars Angela Foti, che chiede un intervento dall'assessorato alle Attività produttive, guidato da Mimmo Turano. Stando a quanto verificato dal M5S, il valore delle pratiche inevase ammonta a circa 15 milioni di euro: si tratta di finanziamenti richiesti dalle aziende in parte per spese correnti, in parte per spese di investimento. Il M5S chiede l'immediato sblocco della situazione, nelle more della definizione dell'iter per l'accorpamento di Crias ed Ircac, l'istituto regionale per il credito alla cooperazione, deciso con una norma, voluta dal Governo Musumeci e inserita nel collegato alla finanziaria regionale, approvato nei mesi scorsi dall'Ars. Foti ha anche inviato una missiva agli uffici dell'assessorato alle Attività produttive per chiedere l'intervento immediato del Governo e alla terza commissione dell’Ars la convocazione di un'audizione sul caso Crias il prossimo 19 settembre. "Nelle more della fusione tra Croas e Ircac, decidendo di non decidere – dice ancora Foti - la Regione di fatto contribuisce a favorire, indirettamente, l'abbraccio letale degli imprenditori disperati con gli usurai, dal momento che gli istituti di credito privati non sempre rendono agevole l'accesso al credito da parte delle imprese - Occorre sbloccare l'impasse e fare chiarezza una volta per tutte in commissione Attività produttive”. “Un primo stop all'erogazione dei contributi - ricorda la parlamentare - era avvenuto già a marzo, perché la Crias non era nelle condizioni di adeguarsi alle disposizioni indicate nel decreto legislativo 118 del 2011 sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di Regioni, enti locali e loro organismi”. “Già allora avevamo segnalato la vicenda - conclude Foti - e il Governo era intervenuto concedendo una proroga”.

Nessun commento:

Posta un commento