Gip si riserva sulla convalida del fermo dei fratelli Ferrera accusati dell'omicidio del padre

di Ambra Drago
Un racconto drammatico quello fatto al gip da parte di Vittorio e Mario Ferrera, accusati di aver partecipato all'omicidio del padre, Pietro, venerdì notte nella casa di via Falsomiele a Palermo.
Avrebbero subito insulti, umiliazioni e intimidazioni di eventuali minacce all'indirizzo dei nonni e della famiglia delle loro fidanzate. Questo avrebbero detto i due ragazzi dinanzi al pm Gianluca De Leo, poi il gip alla luce di questo si sarebbe riservato di decidere sia sulla convalida del fermo che sulla richiesta della Procura della misura della custodia cautelare in carcere.


I ragazzi insieme alla madre anche lei in stato di fermo si trovano nel carcere di Pagliarelli.
La furia omicida sarebbe scattata venerdì  quando Salvatrice Spataro, casalinga, dopo aver ricevuto l'ennesima richiesta di un rapporto sessuale da parte del marito al culmine di una lite approfittando che l'uomo si trovava disteso nel letto lo avrebbe colpito con un coltello da macellaio. Dopo a seguito delle urla della donna sarebbero intervenuti i suoi figli più grandi anche loro a con due coltelli e avrebbero massacrato l'uomo con trentatré coltellate. Solo dopo la donna avrebbe chiamato il 118 e successivamente confessato insieme ai due ragazzi, altri due figli più piccoli erano stati mandati da alcuni parenti, l'omicidio dell'ex componente dell'esercito in congedo e che negli anni aveva aperto un bar nel quartiere di Ballarò.

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