Parte dal Messico, sotto l’egida dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, il percorso delle celebrazioni per il ventennale della “Convenzione di Palermo” l’accordo ONU contro il crimine transnazionale sottoscritto nel capoluogo siciliano a dicembre del 2000. Leoluca Orlando è in queste ore a Città del Messico, dove sta partecipando ad una serie di incontri con le autorità federali, i vertici del UNODC e il Senato Federale. Al centro degli incontri, la riflessione sulla Convenzione e sui tre “Protocolli” che la compongono con particolare attenzione a quello contro il traffico di esseri umani, in particolare donne e bambini, equello contro il traffico di migranti. “A distanza di venti anni – ha ricordato Orlando – la Convenzione di Palermo rappresenta ancora un fondamentale riferimento normativo per la cooperazione internazionale nella lotta al crimine e alle mafie. Occorre però adeguare questo strumento alle mutazioni che hanno contraddistinto le strutture criminali.” A Città del Messico, negli incontri istituzionali è stato anche affrontato il tema delle migrazioni ed il collegamento fra la “Convenzione di Palermo” e la “Carta di Palermo”, sottolineando come le politiche in atto a livello internazionale e da parte delle singole nazioni e dell’Unione Europea sta di fatto innescando un sistema che alimenta, invece che indebolire, i traffici illegali e le mafie transnazionali. “Ancora una volta – afferma Orlando – Palermo viene vista come un modello nel mondo e la sua storia è vista come storia di rinascita e riscatto all’insegna della legalità, dei diritti e del Diritto.”
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Convenzione ONU di Palermo. In Messico inizia percorso celebrazioni accordo ONU contro crimine transnazionale
Parte dal Messico, sotto l’egida dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, il percorso delle celebrazioni per il ventennale della “Convenzione di Palermo” l’accordo ONU contro il crimine transnazionale sottoscritto nel capoluogo siciliano a dicembre del 2000. Leoluca Orlando è in queste ore a Città del Messico, dove sta partecipando ad una serie di incontri con le autorità federali, i vertici del UNODC e il Senato Federale. Al centro degli incontri, la riflessione sulla Convenzione e sui tre “Protocolli” che la compongono con particolare attenzione a quello contro il traffico di esseri umani, in particolare donne e bambini, equello contro il traffico di migranti. “A distanza di venti anni – ha ricordato Orlando – la Convenzione di Palermo rappresenta ancora un fondamentale riferimento normativo per la cooperazione internazionale nella lotta al crimine e alle mafie. Occorre però adeguare questo strumento alle mutazioni che hanno contraddistinto le strutture criminali.” A Città del Messico, negli incontri istituzionali è stato anche affrontato il tema delle migrazioni ed il collegamento fra la “Convenzione di Palermo” e la “Carta di Palermo”, sottolineando come le politiche in atto a livello internazionale e da parte delle singole nazioni e dell’Unione Europea sta di fatto innescando un sistema che alimenta, invece che indebolire, i traffici illegali e le mafie transnazionali. “Ancora una volta – afferma Orlando – Palermo viene vista come un modello nel mondo e la sua storia è vista come storia di rinascita e riscatto all’insegna della legalità, dei diritti e del Diritto.”
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