Morta Augusta Schiera Agostino, una mamma alla ricerca della verità e della giustizia



di Ambra Drago
Mai una parola fuori posto, un gesto sopra le righe,  solo la compostezza che la contraddistingueva nel suo abito nero e in quella collanina al collo con un pendente dove custodiva gelosamente la foto di suo figlio Nino e della nuora Ida Castelluccio.
Era tutto questo Augusta Schiera, piccola di statura ma grande di animo  che negli anni insieme al marito Vincenzo aveva cercato di trasformare il dolore per l'uccisione del figlio, della nuora e della nipotina che portava in grembo avvenuta per mano di Cosa nostra il 5 agosto 1989, in un'energia e in una fonte di memoria inesauribile che portava in giro per le scuole d'Italia e non solo. 


Recentemente a Palermo in un piccolo spazio nel cuore di via Sgarlata, a pochi passi da via Maqueda è stato dedicato alla coppia una biblioteca sociale. Nei mesi precedenti al suo ricovero Augusta insieme a Vincenzo venivano a trascorrere qualche momento in mezzo ai libri, anche quelli di Nino e a dondolarsi nella sedia a dondolo che da loro era stata donata. Un posto speciale, un punto di riferimento per loro e per la città dove potevano distrarsi ma anche raccontare soprattutto ai più giovani anche di quel figlio strappato via dalla violenza della mafia.

Una grande mamma, moglie, sempre insieme a quell'uomo dalla lunga barba bianca ( fatta crescere fin quando non saprà la verità sull'omicidio del figlio), sua spalla e sua forza, ma anche una brava nonna ma soprattutto una vera

combattente che in tutti questi anni ha cercato invano verità e giustizia ma che nonostante le tante domande a cui non è riuscita ad avere una risposta, non si è persa mai d'animo trovando una parola gentile per tutti, condividendo i momenti con una città che silenziosamente l'ha saputa amare e che potrà darle l'ultimo saluto sabato mattina alle ore 10,30 alla Cattedrale di Palermo dove saranno celebrati i suoi funerali.

E il Sindaco Leoluca Orlando ha disposto la presenza del Gonfalone della città ai funerali .
"Palermo ha perso il suo sorriso triste - ha detto il Sindaco - ma proseguiremo con Vincenzo a batterci per la verità e per la giustizia non soltanto per Antonino e Ida, ma per tutte le vittime della mafia".

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