Rassegna #paroledicarta alla #Bni, doppio appuntamento con Ortolan e Ognibene

Doppio appuntamento per la rassegna #paroledicarta alla #Bni, la Biblioteca sociale Nino Agostino e Ida Castelluccio in via Sgarlata 22 a Palermo.
Si parte il 6 febbraio alle ore 18 con Maurizio Ortolan e il suo libro “Io sbirro a Palermo”, una storia affascinante scritto da un ispettore di polizia catapultato in Sicilia a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa Nostra.



Ortolan, ripercorre la sua vita lavorativa nella storica sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo. Agente di scorta di Francesco Marino Mannoia e altri significativi pentiti di mafia, dattilografo con i giudici Falcone e Borsellino durante numerosi interrogatori, interprete dei "pizzini" di Bernardo Provenzano, racconta dall'interno le lunghe giornate passate a studiare il nemico, i pedinamenti e le intercettazioni, mostrandoci da molto vicino il confine non sempre netto tra bianco e nero nel mestiere di poliziotto. 

Un altro appuntamento per la rassegna #parole di carta è il 7 febbraio alle ore 18 con “Un uomo perbene – Vita di Alberto Giacomelli, giudice ucciso dalla mafia ” di Salvo Ognibene. Ospite il dottor Massimo Corleo, oggi magistrato presso la Corte d'Appello di Palermo che iniziò la sua carriera facendo il poliziotto e lavorando a stretto contatto con Rino Germanà, l’investigatore che Messina Denaro, Bagarella e Graviano che volevano morto e che tentarono di uccidere.

Alberto Giacomelli era presidente delle misure di prevenzione del Tribunale, un uomo defilato, silenzioso, sobrio. Uno che dietro il sipario decideva i destini economici di quei “galantuomini” e che aveva messo la firma su un patrimonio che, per volontà e in nome del popolo italiano, non doveva più appartenere alla mafia. Lontana dalle attenzioni dei cronisti e dalle luci degli studi televisivi, la storia di Giacomelli è ora riconsegnata alla memoria grazie ai ricordi di chi l’ha conosciuto.

Salvo Ognibene ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna discutendo una tesi sui rapporti tra Chiesa, mafia e religione. Ha pubblicato "L’ eucaristia mafiosa. La voce dei preti" per Navarra (2014) ed è coautore con Rosaria Cascio de "Il primo martire di mafia. L’eredità di padre Pino Puglisi" edito da EDB (2016) e "Sport e Identità. La lotta alla discriminazione in ambito sportivo", a cura di Antonello De Oto, edito da Bonomo Editore (2016)



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