Comune di Palermo: F174 - Nel mare di Nessuno | Il 10 marzo al Teatro Garibaldi di Palermo in scena la strage del Natale 1996 a Porto Palo

F174 – Nel Mare di Nessuno direzione e drammaturgia Gigi Borruso produzione DanisinniLab domenica 10 marzo ore 18:30 Teatro Garibaldi // Via Castrofilippo 30, Palermo ingresso libero sino a esaurimento posti. Gli allievi del laboratorio teatrale di relazione DanisinniLab portano in scena la tragica storia del ‘naufragio fantasma’ della F174, nel Natale 1996, in cui morirono 283 persone. La storia fu a lungo trattata come una ‘leggenda di pescatori’ e quel cimitero in fondo al Mediterraneo cancellato, finché quei corpi non reclamarono la propria storia, quella che qualcuno ebbe il coraggio di raccontare. «Strana storia.
Nelle settimane dopo il naufragio, i pescatori di Portopalo nelle loro reti trovavano i cadaveri ancora intatti e li ributtavano in mare per evitare di perder tempo con la capitaneria di Porto.» Giovanni Maria Bellu, La Repubblica, 15 giugno 2001. Domenica 10 marzo, ore 18:30, Teatro Garibaldi di Palermo, dopo il successo del debutto (6 e 10 febbraio 2019, Chapitô Danisinni), che ha fatto registrare il tutto esaurito, DanisinniLab, laboratorio di teatro di relazione e comunità diretto da Gigi Borruso con la collaborazione di Stefania Blandeburgo, torna in scena con la prova aperta ‘F174 – Nel mare di nessuno’, drammaturgia di Gigi Borruso. Ingresso libero siano a esaurimento posti. «Un pugno allo stomaco» è così che tanti spettatori hanno definito questo spettacolo, che ricostruisce in chiave poetica uno dei più grandi naufragi di migranti avvenuto nel Canale di Sicilia, a poche miglia dalle coste italiane. Una notte spenta nel buio di un mare in tempesta che inghiottì 283 persone, fu chiamata anche ‘strage del Natale 1996’. I loro corpi rimasero in acqua a lungo, ignorati e volutamente dimenticati, finché un pescatore, tra i tanti omertosi, decise di denunciare la vicenda. Dal cuore di Danisinni, che ha ospitato lo spettacolo e dove nasce il Museo Sociale Danisinni che ha realizzato DanisinniLab con la collaborazione del Teatro Biondo di Palermo, ci si sposta al Teatro Garibaldi, spazio cittadino che grazie alla sua storia recente è diventato simbolo dell’integrazione e della pluralità artistica, centro delle attività di Manifesta 12 con il suo tema ‘Il Giardino planetario-Coltivare la Coesistenza’.  «Per anni di questo naufragio nessuno seppe niente – spiega Gigi Borruso -, tranne i pescatori di Portopalo che, battuta dopo battuta, pescavano in quelle acque i corpi, gli indumenti e le ossa dei migranti annegati. Nessuno denunciò i ritrovamenti, nonostante le voci corressero a Portopalo: i pescatori per paura di vedersi sequestrati i pescherecci, le autorità del luogo per colpevole indolenza. Finché nel 2001, grazie all’impegno del giornalista di Repubblica Giovanni Maria Bellu e al coraggio di un pescatore, Salvatore Lupo, la vicenda fu nota». 
Con il finanziamento di Repubblica e L'Espresso, Bellu noleggiò un sottomarino a comando remoto (ROV) per filmare il relitto. Le immagini del fondo melmoso di quel tratto di mare, rivelarono al mondo i resti del barcone F174 e le spoglie dei quasi trecento annegati». Già nel 1997, poco dopo quei tragici avvenimenti, il Manifesto insieme all’associazione ‘Senza confine’ di Dino Frisullo avevano denunciato la tragedia (I fantasmi del Mediterraneo, il Manifesto, 5 gennaio 1997), con successive inchieste curate da altri giornalisti.  In scena 20 attrici e attori non professionisti, allievi formati nel corso di questi tre mesi. Scene e costumi sono stati curati da Giulia Costumati e Alessandra Guagliardito, studentesse del corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, guidate dalla docente Valentina Console. I disegni usati per la grafica e per le proiezioni sono stati realizzati dal maestro Enzo Patti, pittore asemico tra i fondatori del Museo Sociale Danisinni. L’evento in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e promosso dal Comune di Palermo, vedrà la partecipazione del sindaco Leoluca Orlando e del neo assessore alle Culture, Adham Darawsha. Durante la serata, sarà possibile richiedere informazioni sul corso di teatro di relazione e di comunità, e scoprire in anteprima le prossime iniziative e gli appuntamenti del Museo Sociale Danisinni. Media partner dell’iniziativa: VediPalermo. Si ringrazia Pierluigi Domino, Sinergie Group, per il service luci\video.  ‘F174 – Nel mare di nessuno’, in scena una metafora dell’ipocrisia moderna. Chi si ricorda della 'strage del Natale 1996’? ‘F174 – Nel mare di Nessuno’ è uno spettacolo corale che mette a nudo le ipocrisie contemporanee e si interroga sui paradossi della nostra società come il mancato esercizio di memoria e la pericolosa ritualizzazione del passato. La drammaturgia di Gigi Borruso rievoca, attraverso articoli e dichiarazioni pubblicati in questi anni, la tragedia della Yohan, la nave proveniente dal Cairo che la notte del 25 dicembre del 1996 nel mare in burrasca trasbordò sul barcone maltese F174 più di trecento migranti di varie nazionalità che naufragarono pochi minuti dopo, a circa 20 miglia da Portopalo di Capo Passero (Siracusa). Un cimitero sottomarino, una gabbia della dimenticanza che tratteneva nella sua pancia 283 corpi. Si cercò di cancellare quell’orrore, di ignorare gli avvenimenti, e di far passare quella tragedia per ‘leggenda di pescatori’, nonostante il mare avesse iniziato a rigurgitare frammenti di vite impigliati nelle paranze dei pescherecci: come la carta di identità plastificata di Anpalagan Ganeshu, 17 anni, che aveva resistito ben quattro anni alle erosioni del mare per lasciarsi ritrovare da un pescatore che ebbe poi il coraggio di denunciare tutta la storia. 
DanisinniLAB, teatro di relazione nel quartiere Danisinni 
all’interno dell’antico rione palermitano nasce nel settembre scorso DanisinniLab, da una collaborazione tra il Museo Sociale Danisinni e il Teatro Biondo di Palermo. Sugli esiti e sul senso del lavoro fin qui svolto dice il direttore Gigi Borruso: «Danisinnilab è un’esperienza di comunità e di relazione che mette insieme pezzi diversi della città. Qui abbiamo riscoperto motivazioni profonde e radicali del fare teatro. Lontano dall’autoreferenzialità di tanta pratica artistica. Perché a Danisinni una parte del quartiere, degli artisti e degli operatori sociali che vi lavorano, sperimentano cose preziose e rare: la costruzione di una comunità, l’inclusione, il senso del bene comune, la progettazione in comune del proprio futuro. Una coscienza teatrale sa aprirsi all’ascolto, ci aiuta a guardare in faccia i nostri limiti e le possibilità di rinascita che ci attendono. Ed è ciò che a noi sembra tanto più urgente in questo clima culturale e politico che va prepotentemente affermandosi, e che vorrebbe farci credere d’essere una cosa sola: esclusivamente bianchi, o neri, occidentali, orientali… ma gli esseri umani sanno anche inventare la propria storia, costruire la propria identità. Il nostro futuro, così come il riscatto di un quartiere o di una città dipendono dai legami, dalle relazioni, dal desiderio. Il teatro lo insegna. La nostra storia lo dimostra». 
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F 174 – NEL MARE DI NESSUNO 
direzione del laboratorio e drammaturgia Gigi Borruso 
insegnante del laboratorio Stefania Blandeburgo 
con 
Dino Bentivegna, Fabio Bonaccorso, Emanuela Cannella, Giuseppe Cento, Salvo Ceraulo, Nadia Conti, Michelangelo Correnti, Luigi D’Aleo, Marcella Fiumanò, Alessandra Guagliardito, Giuseppe La Licata, Giusy Mannino, Francesca Paola Minasola, Giusy Mortillaro, Caterina Pasqualino, Dorotea Passantino, Martina Peritore, Anna Staropoli, Tamara Trovato 
Progetto scenografico e Costumi Giulia Costumati e Alessandra Guagliardito, studentesse corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, professoressa Valentina Console 

Proiezioni e luci Vincenzo Cannioto 
Disegni Enzo Patti 
Assistente alla regia Alessandra Guagliardito 
Produzione DanisinniLab // Museo Sociale Danisinni 
Ingresso libero fino a esaurimento posti 
Con il patrocinio di Comune di Palermo e Accademia di Belle Arti di Palermo 
Media partner VediPalermo

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