Flash Mob del Cassarà insieme al Camper della Polizia contro la violenza di genere."Donne non abbiate paura"

di Ambra Drago
"È una bella giornata perché è il giorno della festa della donna, bella per i tanti giovani che oggi sono in piazza. Ma soprattutto è una giornata ricca di significati - sottolinea Renato Cortese - questore di Palermo-come può essere sicuramente affrontare il tema della tutela delle donne, è un modo in maniera formale e sostanziale di esserci nella lotta contro il femminicidio e lo facciamo in mille modi: con l'attivitá repressiva e con i tanti uomini e donne della polizia impegnati in questo settore ma lo facciamo anche con l' attivitá di prevenzione. Quì vedete il camper e tutti coloro che nella polizia sono impegnati fornendo informazioni sui tanti strumenti che le donne hanno a disposizione per difendersi. È un invito a considerare la Polizia una casa e una casa delle donne, è un invito ad avere fiducia nelle istituzioni e nella polizia. Le donne che sono sotto la violenza, a loro è un invito a uscire da questo incubo del silenzio nella consapevolezza che varcando gli uffici della Polizia trovano spazio e persone in grado di accogliere e ascoltarle".
E Giovanna Giaquinto, Divisione Anticrimine della Questura di Palermo occupa da anni del settore della prevenzione riguardo la violenza di genere. Costante è l' impegno nelle scuole e come nella giornata di oggi nelle piazze.

"Il camper con la campagna " Questo non è amore" della polizia è un progetto nazionale e mira alla sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza di genere - sottolinea Giovanna Giaquinto - Divisione Anticrimine Questura di Palermo. Nel tempo abbiamo sviluppato prassi operative per migliorare la tempestivitá del nostro intervento e la professionalitá perchè su questi fenomeni è importante agire il prima possibile. Giá dalla richiesta al 113 c'è un sistema di " Alert "che scatta per cui le nostre volanti arrivano e se in quella location si sono verificate altre richieste arriviamo con un background informativo tale da conoscere quella situazione riuscendo a intervenire in modo efficace".
Questa ultima circostanza può essere individuata attraverso quello che viene chiamato dagli addetti ai lavori " Protocollo Eva" ma uno dei problemi che può incontrare chi subisce violenza e riuscire ad aprirsi in un luogo idoneo raccontando il proprio disagio.
"Come hanno dimostrato i ragazzi del liceo Cassará che hanno messo in piazza un flash mob per denunciare il fenomeno- continua Giovanna Giaquinto - subire una violenza non è soltanto un segno fisico ma lo si porta nell' animo e quindi denudarsi delle emozioni e descrivere a un operatore la crudezza di una situazione non è facile e abbiamo individuato delle aree confortevoli all' interno degli uffici di polizia i cosiddetti " spazi neutri" un ambiente ovattato e soprattutto viene fornito della professionalitá adeguata, noi poliziotti ci formiamo siamo per questa occasione assistiti da un team medico".

Un messaggio importante quello che viene lanciato in questo 8 marzo di questo avviso è anche Giovanni Pampillonia - dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo: "La Polizia di Stato è impegnata contro la violenza di genere e quest' anno abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi del liceo Cassará che con la loro coreografia hanno lanciato un messaggio oltre alle vittime è importante che chi a e conosce non le abbandoni e soprattutto è importante la denuncia".
Sono state ben tre le performance dei ragazzi del Liceo linguistico Ninni Cassarà che si sono esibiti in un flash mob contro la violenza di genere un modo per conoscere il fenomeno, raccontarlo ma soprattutto lanciare un messaggio anche ai tanti coetanei.
" Abbiamo deciso di aderire a questo progetto la settimana scorsa- racconta Gabriele Mandato - alunno del V° anno del Liceo Ninni Cassarà-e abbaino creato coreografia che evidenziassero il fenomeno dell a violenza ma anche la paura di non riuscire di denunciare alla polizia. Vogliamo dare il messaggio di avere il coraggio e la forza di denunciare".
Nell'affrontare questa tematica che passa dalla sensibilizzazione alle fasi più operative, la Polizia da anni fa allacciato un rapporto con il Centro Antiviolenza " Le Onde Onlus" .
"Una giornata sempre meno di festa ma di più di lotta tanti sono i problemi che le donne affrontano tra cui difendersi da una violenza. Da anni lavoriamo in rete con le istituzioni ma anche con il terzo settore perchè l' approccio diciamo integrato è la risposta migliore che possiamo dare sottolinea Mara Cortimiglia - responsabile del Centro Antiviolenza " Le onde Onlus". Sono stati fatti dei passi avanti nella costruzione della Rete infatti il 23 novembre è stato rinnovato il protocollo d'intesa intesa giá esistente dal 2006. C'è stato un rinnovato impegno ma c'è è tanto da fare, i tanto non ci sono servizi finanziari e quindi al momento il Centro Antiviolenza non ha sostegno e si regge sul volontariato comunque questo è un modo per dare informazioni e essere presenti".

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