Crac negozi Miraglia, inflitte cinque condanne: sette anni al patron per bancarotta fraudolenta

Dopo dieci anni, la quarta sezione del Tribunale di Palermo ha emesso cinque condanne su sette imputati per il crac dei negozi Miraglia.Il collegio presieduto da Bruno Fasciana ha inflitto a Lucio Miraglia, patron dell'azienda, sette anni e mezzo, rispetto ai sei richiesti alla Procura; sei anni sono stati dati a Giancarlo Ciacciofera e cinque e 4 mesi a Carlo Sorci (per entrambi la richiesta era di sei) due a Maria Pia D'Addelfio e tre anni a Vittorio Passaro.Assolti solo Francesco e Anna Mocciaro.
Secondo l’accusa, per sottrarli al fallimento i beni immobili intestati alla Miraglia e a una serie di ditte satelliti sarebbero stati distratti attraverso cessioni ad altre società con sedi in paradisi fiscali creando un danno all’erario e ai creditori per circa 13 milioni di euro.
Ai Miraglia vennero sequestrati beni per oltre 40 milioni di euro. Oltre alla bancarotta agli imputati per anni sono stati contestati a vario titolo la truffa aggravata, il falso in bilancio, l’ abuso d’ ufficio, l’ emissione e utilizzazione di fatture relative a operazioni inesistenti, la distruzione e occultamento di scritture contabili. 

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