Tour elettorale di Salvini a Monreale: "Mi denunciano ma io non mollo. Siciliani il futuro è in mano vostra"

di Ambra Drago
Un anticipo di estate ha accompagnato la visita a Monreale del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Prima tappa la lapide del capitano dei carabinieri, Emanuele Basile, ucciso il 4 maggio 1980 da Cosa nostra. Accompagnato dal comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, Antonio Di Stasio, il  ministro ha deposto una corona di fiori.


Dopo un minuto di raccoglimento ha poi attraversato  il corso fino a raggiungere piazza Guglielmo II dove è stato allestito un palco in occasione del comizio elettorale.

Il vicepremier non si è risparmiato alla folla fermandosi più volte per scattarsi un selfie. E poi è arrivato il momento elettorale a sostegno del candidato sindaco, il quarantunenne, Giuseppe Romanotto, attualmente è consigliere comunale nell'opposizione e che spera di conquistare la sedia di primo cittadino nella tornata del 28 aprile.E poi è stata l avvolta del sostegno ai candidati della Lega alle prossime europee del 26 maggio, ovvero Francesca Donato e Igor Gelarda.
Un bagno di folla ha applaudito il ministro anche se qualche fischio è arrivato da un gruppo di giovani dalle retrovie, ma il "Capitano" non si è perso d'animo e ha intrattenuto i simpatizzanti per un paio di minuti.


“ Sono felice di essere in Sicilia per gridare che questa terra non è mafia ma è cultura, è storia ed è abitata da tanti giovani. Penso di aver dimostrato che volere è potere. Fino all’anno scorso sbarcavano centinaia di clandestini oggi si arriva solo se si ha il permesso. Con i soldi che stiamo risparmiando sugli sbarchi inizieranno a lavorare 8000 persone tra carabinieri e poliziotti.
Adesso noi non promettiamo i miracoli, noi promettiamo impegno , fatica e sudore. Andare in Europa significa difendere l’agricoltura e l’ economia siciliana. Noi riprenderemo in mano il nostro mare e la nostra terra. Vi chiedo quindi quando fate la spesa di comprare prodotti italiani. Difendere l’agricoltura è una cosa normale".

Poi il leader della Lega ha affrontato altri temi che lo hanno visto impegnato, dalla legge Fornero alla legittima difesa.
"Davanti  il Duomo  ho incontrato tre persone che mi hanno detto grazie, ho avuto la pensione e mi ha riscattato da cinque anni di sofferenze. Noi abbiamo smontato la legge Fornero e penso che  quando ti stringono la mano questo ti da la forza di andare avanti. Bloccare gli sbarchi mi è costato denunce per non parlare dei continui insulti che ricevo.  Stamattina ad esempio mi sono alzato e ho visto uno striscione “ Salvini piazzale Loreto ti aspetta” più mi minacciano e più vado avanti. Quindici giorni fa è stata approvata la norma sulla  legittima difesa e poi passo passo riduremo le tasse , abbiamo iniziato dai piccoli che pagheranno il 15% ma il nostro obiettivo è arrivare ai lavoratori autonomi. Bisogna arrivare a creare un lavoro stabile perché se manca non puoi fare figli. Io voglio un Paese che dia rispetto, accogliente con chi scappa dalla guerra, ma orgoglioso delle nostre tradizioni. Il futuro c’è se abbiamo memoria di quello che facevano i nostri nonni".
poi non è mancato il riferimento all'inaugurazione di questa mattina del commissariato di Corleone.
"Voglio dire ancora una volta che abbiamo le Forze dell’Ordine migliori al mondo. Il mio obiettivo è portare anche via l’ultimo paio di mutande alla criminalità e dare speranza ai nostri figli. Ho trovato siciliani che chiedono strade, scuole, asili nido e penso sia un diritto dei genitori siciliani poter permettere un istruzione anche se non si ha un reddito adeguato. A me piacerebbe assumere 100mila
pompieri in un anno, sono arrivato al ministero che i concorsi erano bloccati da 7 anni. Adesso con 400milioni di euro abbiamo assunto quest’anno pompieri, polizia e carabinieri. Abbiamo contro tutti i partiti, tg pubblici e privati, io invece mi tengo stretti milioni di italiani. Sono io che dico grazie a voi. Se l’Italia è un paese rispettato è grazie a voi. Io non mollo, vado fino in fondo, possono minacciare, processare ma io vado avanti. Se io dovessi essere processato per aver bloccato uno sbarco di clandetini lo affronterò a testa alta".
E poi il messaggio finale in vista dei prossimi impegni elettorali.
"Permettetemi di dire grazie agli uomini e le donne di Monreale- ha concluso Matteo Salvini- che con la politica non ci guadagnano niente ma che ci hanno messo la faccia. Un Europa che difende i confini, mette al centro la famiglia ( con mamma, papà e figli) l’unica scelta è la Lega. Ringrazio anche i dieci che mi hanno fischiato vi regaliamo pane, Nutella e un libro di Saviano".
Prima di scattare le ultime foto con i partecipanti al comizio, Salvini ha ricevuto diversi doni:  una commerciante lo ha omaggiato di una Trinacria ceramica dipinta a mano, poi una cesta di prodotti tipici e la classica pigna di ceramica. Infine non poteva mancare l'immancabile la felpa, questa volta non appartenente a nessuna Forza dell'ordine bensì recante la scritta di Monreale. Ultimo dono è stata una litografia dedicata al poliziotto Joe Petrosino, realizzata dal maestro Madè.

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