Rapinava gli hotel con casco e pistola in pugno, arrestato Rubino autore di altri dodici colpi


di Ambra Drago
Dodici colpi compiuti nel solo mese di settembre ai danni di strutture alberghiere per un bottino complessivo di 9.000 euro. E così la polizia dopo accurate indagini ha attribuito le rapine a un ventottenne pregiudicato del quartiere Santa Rosalia, Vincenzo Rubino, già arrestato dai "Falchi" della Squadra Mobile di Palermo dopo il colpo all'hotel Mediterraneo. Per questa rapina Rubino si trova in carcere dopo la condanna di primo grado.
Adesso gli è stato notificato un nuovo ordine d'arresto per gli altri 12 colpi messi a segno tra il 2 e il 19 settembre.



Le indagini portate avanti dalla Mobile hanno permesso di ricostruire il "modus operandi" di Rubino, munito di casco da motociclista, guanti e pistola contenuta in una tracolla agiva in modo rapida ma nell'ultimo periodo aveva cambiato le sua abitudini.

Rubino ha, inoltre, scelto di diversificare gli assalti anche in base al mezzo di locomozione scelto, la cui sella è stata rifoderata di un colore diverso o la pistola utilizzata per compiere le rapine ed è da sottolineare come nel  periodo di tra il 19 ed il 29 settembre non sono avvenute delle rapine, probabilmente per la necessità del malvivente di procurarsi un’altra arma, avendo perso, in occasione della rapina del 19 settembre, il caricatore della rivoltella usata fino a quell’episodio, poi recuperato in quella circostanza dagli agenti che vi hanno trovato all’interno tre cartucce, a riprova di come il malvivente non portasse al seguito la pistola solo a scopo dimostrativo ed intimidatorio.
Fondamentali per risalire a Rubino anche i rilievi antropometrici svolti dalla Procura della Repubblica attraverso propri consulenti che si sono avvalsi di sofisticate metodologie scientifiche oltre alle riprese delle videocamere a circuito chiuso collocate negli alberghi.

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