Strategie verso sistemi alimentari più sostenibili nella Regione Mediterranea la dieta mediterranea come leva per collegare il consumo e la produzione in modo sostenibile e sano Palermo, 15-17 maggio 2019


La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall'UNESCO patrimonio culturale immateriale dell'Umanità, accomuna genti, etnie e professioni religiose e politiche differenti, che oggi rischia di essere eroso a causa della globalizzazione, dell’omologazione degli stili di vita con la conseguente perdita di identità, tra cui quella alimentare. La regione mediterranea è attraversata da sempre da difficili relazioni tra le sponde Nord e Sud-est ed oggi vede l’acuirsi delle disparità economiche, sociali e culturali che generano numerose sfide per un futuro sostenibile. La promozione di sistemi alimentari sostenibili per l'agricoltura e la pesca possono rivitalizzare il modello alimentare mediterraneo e ridiventare la fonte di sostentamento per milioni di agricoltori, pescatori, pastori e comunità dipendenti dalle foreste, dai campi e dal mare.
La seconda conferenza sulla Dieta Mediterranea accoglie quindi le principali sfide per la sostenibilità ecologica e socioeconomica, perché tale modello alimentare può contribuire a diminuire il sovrasfruttamento delle risorse naturali, la perdita di biodiversità, l’eccessivo sfruttamento degli stock ittici commerciali e la conseguente sottoutilizzazione di talune altre specie. La Dieta Mediterranea può contribuire a risollevare l’economia di talune realtà della sponda Sud di quest’area geografica per rispondere all’aumento della domanda di cibo, alla povertà, all’insicurezza alimentare e alla bassa redditività per le piccole imprese di pesca. Come già affermato nella Carta del Bio-Mediterraneo, sottoscritta dai 10 Paesi della regione mediterranea presenti nel Cluster Bio-Mediterraneo di EXPO Milano 2015, la Dieta Mediterranea è la testimone di una comune identità alimentare tra i popoli che si affacciano sullo stesso mare, legati da un patrimonio culturale da salvaguardare. Ma tale modello alimentare è sempre meno seguito dalle stesse popolazioni del Mediterraneo, con effetti indesiderati sulla sulla salute, sull’ambiente e sull’economia. L'ecosistema marino mediterraneo, fortemente compromesso, e il consumo “generico “di pesce, raccomandato dalla Dieta Mediterranea, in apertura della Seconda Conferenza Mondiale di Palermo, saranno affrontati come sfida emblematica per la sostenibilità, la sicurezza, la salubrità alimentare, la salute e la nutrizione. Come dichiarano dal Comitato scientifico organizzatore lo scopo della Seconda Conferenza Mondiale è quello di identificare strategie e azioni più appropriate per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari nella regione mediterranea, tenendo conto del contesto della diversità dei sistemi alimentari e delle relative culture, fornendo congiuntamente maggiori evidenze scientifiche sui molteplici benefici sostenibili della Dieta Mediterranea come modello di sostenibilità. 

La Conferenza mira a collegare l’economia blu, economia verde e sostenibilità dei sistemi alimentari, tramite la condivisione della conoscenza, l’innovazione, la formazione e l’educazione. Ed intende dare anche un contributo al Dialogo 5 + 5 "Sommet des Deux Rives" che si terrà a Marsiglia il 24 giugno 2019. Si punta inoltre a rafforzare i dialoghi multi-stakeholder, da Nord a Sud e da Sud a Sud, al fine di contribuire a valorizzare la Dieta Mediterranea attraverso la ricerca e l'innovazione, la produzione, la trasformazione e il consumo, verso sistemi alimentari sostenibili del Mediterraneo. Partendo dalla salvaguardia degli ecosistemi marini Mediterranei e dalla valorizzazione del pesce azzurro e della pesca artigianale, come simbolo della rivitalizzazione della Dieta Mediterranea, la Conferenza Mondiale di Palermo si prefigge di catalizzare l’attenzione sui benefici sulla salute nella prevenzione delle malattie croniche, nella riduzione della spesa sanitaria pubblica e nel miglioramento complessivo della qualità di vita. E ancora sull’impatto ambientale e ricchezza in biodiversità e sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, per produrre positivi ritorni economici sui territori. La Dieta Mediterranea, come espressione della diversità culturale e dei loro diversi sistemi culinari, non è stata ancora pienamente considerata come una risorsa significativa per lo sviluppo sostenibile dei sistemi alimentari e anche questa sarà una sfida che affronterà l’evento. La Conferenza Mondiale si svolgerà dal 15 al 17 maggio prossimi in alcuni dei più prestigiosi siti storici del centro di Palermo e sarà articolata in sessioni plenarie, sessioni parallele, side events e due cene culturali. Tutte le sessioni plenarie e parallele avranno uno o due chairs per riportare i risultati delle loro sessioni nella stesura del documento conclusivo: “CAMBIO DI ROTTA: 2019 Appello di Palermo per una Azione Comune nel Mediterraneo verso Sistemi Alimentari più Sostenibili” e la Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea”. I documenti saranno presentati a conclusione della Conferenza, come un contributo trasversale per lo sviluppo della tematica 5 “Environnement et Développement Durable” al 5+5 Summit di Marsiglia del 24 Giugno 2019.

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