Operazione antimafia a Carini con 9 arresti. Ruperti:”Il paese crocevia dello spaccio di cocaina con la Colombia”

di Ambra Drago
“A Carini abbiamo individuato chi ha retto la famiglia mafiosa fino al momento del suo arresto avvenuto a fine 2016 sottolinea Rodolfo Ruperti-Capo della Mobile-si tratta di Antonino Di Maggio.I suoi accordi gli permettevano di controllare il territorio in particolare la piazza di spaccio con personaggi come Alessandro Bono, già arrestato per traffico internazionale anche trattando con colombiani. Carini è un crocevia dello spaccio dove in questi anni sono stati sequestrati ingenti quantitativi”.
Nell’operazione di oggi degli uomini della mobile è emerso che oltre agli affari nel settore della droga la famiglia di Carini operava delle estorsioni ai commercianti.”Sottolineo- continua Rodolfo Ruperti-che non abbiamo avuto nessuna collaborazione da parte degli esercenti”.

A tal proposito è intervenuto il dirigente della sezione contrasto alla criminalità organizzata, Gianfranco Minissale:“Non siam riusciti a identificare singole fattispecie di estorsioni, ma  dalle intercettazioni emerge la consegna ingente di denaro a Passafiume e Amato, stretti collaboratori di Di Maggio. Emerge anche un profilo di Di Maggio apicale anche all’interno della sua “Famiglia”, molti affiliati si lamentavano del ruolo di accentratore.Viene fuori uno spaccato di mafia antica, quando Di Maggio doveva essere arrestato, perchè ormai la collaborazione di Pipitone era stata efficace a tal punto da indicarlòo come responsabile dei duplici omicidi di Failla e Mazzamuto, lo stesso Passafiume si era adoperato di trovarti un possibile rifugio”.
Tra gli uomini di assoluta fiducia di Di Maggio,un ruolo chiave era come sottolineato dagli inquirenti, affidato a Vincenzo Passafiume che sempre insieme a Amato avrebbero gestito anche una vicenda legata alla compravendita di un terreno “delle monache” sempre a Carini del valore tra i 500 e 600mila euro.Un rapporto fiduciario totalizzante e che vedeva in Di maggio e  e Bono i vertici dell’organizzazione soprattutto specializzata nello spaccio.
Il provvedimento è scaturito grazie alla collaborazione di Antonino Pipitone, Gaspare Polizzi e Francesco Briguglia.
Complessivamente sono stati eseguiti nove arresti. In particolare per tre persone ( Antonino Di Maggio, Fabio Daricca e Alessandro Bono) si tratta di una rinotifica in carcere. Gli ulteriori arresti riguardanoVincenzo Passafiume,Salvatore Amato, Antonino Vaccarella, Salvatore Lo Bianco, Giuseppe Daricca e Giuseppe Patti.
I fratelli Fabio e Giuseppe Daricca insieme a Bono, Vacacrella, Lo Bianco e Patti dovranno rispondere di traffico di sostanze stupefacenti quali la cocaina.In un immobile abbandonato a villa grazia di Carini la Polita ha sequestrato alcune partite di cocaina e le attrezzature per pesare e confezionare la sostanza.

Nessun commento:

Posta un commento