Palermo: "Il coraggio e la libertà: Lia Pipitone"


di Michelangelo Milazzo
Legalità in primo piano nel quartiere palermitano Oreto-Stazione. Un nuovo schiaffo alla mafia arriva, infatti, dalla scuola primaria statale Rosolino Pilo sempre attiva e sensibile ai temi della legalità, anche attraverso la realizzazione di progetti, curriculari ed extracurriculari, destinati ad alunni e genitori. L’iniziativa, dal titolo “Il coraggio e la libertà: Lia Pipitone”, si svolgerà lunedì prossimo e coinvolgerà le classi terze, quarte e quinte della scuola ubicata in un’area a forte rischio di dispersione. «Il Progetto di quest’anno - riferisce l’insegnante Pamela Vassallo - è dedicato alla figura di Lia Pipitone, uccisa a soli 24 anni il 23 settembre del 1983, in ossequio a regole imposte dalla cultura mafiosa. Prendendo spunto da questa figura e al fine di sviluppare i valori della legalità e interiorizzare atteggiamenti di non violenza e di rispetto, è stato affrontato anche il tema delle donne.

Per la realizzazione di questo nuovo lavoro, portato avanti con la collega Rosa Maria Tuttolomondo, ci siamo avvalsi della professionalità di Mari Albanese e Angelo Sicilia, esperti dell’associazione culturale “Marionettistica Popolare Siciliana”, che alle 15,30 (presso i locali della sede centrale di via Sebastiano La Franca 70, ndr) daranno vita ad uno spettacolo di opera dei pupi antimafia dal titolo “La stanza di Lia”. Si tratta di una rappresentazione teatrale sulla vita della giovane donna per la quale proprio i bambini delle terze, quarte e quinte sono diventati creativi scenografi, abili manovratori e bravi attori. I costumi, bellissimi e ricchi di particolari, sono stati realizzati dai genitori e dai nonni». Da un’idea di Mari Albanese, accolta con grande entusiasmo dalla dirigente scolastica, Calogera Pizzolanti e dalla referente del progetto, Pamela Vassallo, in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza, nello stesso pomeriggio verrà inaugurata una panchina rossa (nella foto). «Determinante – aggiunge Pamela Vassallo - è stato l’apporto del consigliere comunale Dario Chinnici, il quale, sensibile alla tematica, ha sposato immediatamente l’idea contribuendo fattivamente alla sua realizzazione. L’installazione della panchina negli spazi esterni della scuola – conclude l’insegnante - sta ad indicare la presenza di un presidio permanente di legalità nel quartiere Oreto-Stazione e vuole inoltre rappresentare un simbolo per la difesa dei diritti delle donne, contro soprusi e maltrattamenti». Concluderà il pomeriggio all’insegna della legalità lo spettacolo “Io sono…”, durante il quale le bambine daranno il volto a donne speciali che nel corso della loro vita si sono imbattute in atti di violenza. 



Nessun commento:

Posta un commento