Sgominata banda che rubava ciclomotori anche all'esterno del centro commerciale Conca d'Oro: 6 arresti

di Ambra Drago
Sgominata la banda che rubava ciclomotori parcheggiati all'esterno del centro commerciale del Conca d'Oro. Sarebbero sette i furti commessi nel periodo tra giugno 2017.
Intanto i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari, due in carcere e quattro agli arresti domiciliari, e nei confronti di sei persone , responsabili a vario titolo “tentata rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione e resistenza a p.u.”. Ad incastrare i quattro maggiorenni, i fratelli Nunzio e Francesco Paolo Giuliano, Antonino Majorana , Mirko Nappa , tutti di età compresa tra i 21 ed i 26 anni, residenti nello ZEN 2 di Palermo, è stato il riconoscimento da parte dei carabinieri della Stazione San Filippo Neri che, visionando con attenzione le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, hanno identificato gli autori.
Il modus operandi era sempre lo stesso: una volta individuato il veicolo, si avvicinavano all’obiettivo e dopo aver tranciato eventuali catene ed aver rotto il bloccasterzo con un calcio, lo trasportavano a mano o spinti dall’altro complice allontanandosi dalla zona.


I militari della Stazione Carabinieri, sulla base di alcuni delitti commessi nell’area parcheggio antistante il centro commerciale, hanno iniziato a raccogliere ed esaminare le immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza.
Inoltre, sono stati scoperti gli autori di un furto commesso in un condominio di via dei Nebrodi dove i quattro giovani sono riusciti ad asportare due biciclette ed un’autovettura.
In ultimo, altre due misure cautelari sono state eseguite nei confronti dei fratelli Vincenzo e Massimo Antonio Oliva , 26enne e 21enne del quartiere ZEN 2.

In particolare Vincenzo, oltre ad essere uno degli autori del 
furto consumato nel condominio di via Nebrodi, insieme al fratello dovrà rispondere del reato di ricettazione. Infatti, nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati trovati motocicli, bicilette ed altri oggetti – tra cui tablet, smartwatch, smartphone, capi d’abbigliamento, canne da pesca, un impianto per la riproduzione audio – asportati in pregresse circostanze e restituiti ai legittimi proprietari.
Per Giuliano Francesco Paolo ed Vincenzo Oliva , si sono spalancate le porte del carcere, mentre a Giuliano Nunzio, Majorana Antonio, Nappa Mirko ed Oliva Massimo Antonio è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.


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