Fiumi di cocaina in città, sgominate due bande alla Zisa. Ruperti:"Pusher guadagnavo fino a 800 euro a settimana"

Uscita dalla Squadra Mobile di Giuseppe Vallecchia

di Ambra Drago
I pusher con uno "stipendio" in media da 700 agli 800 euro a settimana, le liti per l'utilizzo dei telefoni con gli indirizzi degli abituali consumatori dello stupefacente e la "tangente" di 300 euro elargita dall'organizzazione secondaria a quella primaria per poter operare sul territorio.Erano questi gli ingredienti delle delle associazioni a delinquere dedite al traffico degli stupefacenti, in particolare cocaina e hashish che gli uomini della sezione Antidroga della Squadra Mobile di Palermo guidati dal dirigente Agatino Emanuele hanno scoperto nell'ambito della prosecuzione dell'operazione "H24" del febbraio 2017.
"Ci siamo concentrati non solo sul traffico degli stupefacenti - esordisce Rodolfo Ruperti- Capo della Squadra Mobile di Palermo-ma abbiamo svolto indagini per vedere come questi gruppi si organizzano. Utilizzavano telefonini h24 e l'organizzazione operava all'interno del mandamento mafioso della Noce. I pusher rispondevano al telefono e consegnavano anche lo stupefacente a domicilio. Durante le indagini sono emerse delle frizioni tra questi come ad esempio quello relativo alla tenuta delle cassa comune. Si è appurato come se ci fosse un controllo sull'attività di questi gruppi e hanno avuto il consenso di spacciare dietro il pagamento di una somma di denaro al gruppo principale che faceva capo a soggetti imparentati con anche ex capi mandamento della Noce".
Il primo gruppo al cui apice c'era Giuseppe Vallecchia 
( fidanzato della sorella dell'ex capo mandamento della Noce Fabio Chiovaro, già arrestato) e il suo uomo di fiducia Giuseppe Randazzo era formato anche da altri componenti che si dedicavano al rapporto con i clienti come Francesco La Rocca, Danilo Biancucci ( già arrestato nell'operazione "H24") e poi Francesco Paolo Lo Iacono e Ernesto Gulotta.
I telefonini i cui numeri erano stati dati agli assuntori dello stupefacente. "La loro tenuta era una fonte di reddito continuo e addirittura c'erano liti per tenere gli apparecchi. Palermo è una metropoli e c'è una richiesta continua di stupefacente, noi siamo però soddisfatti del lavoro che facciamo. Noi ci occupiamo di repressione e siamo contenti di aver sequestrato ingenti quantitativi destinati allo spaccio individuando sia sui gruppi stanziali sia sui pusher".
Uscita dalla Squadra Mobile di Lorena Vitale
Tra gli arrestati, ma sottoposte ai domiciliari figurano anche due donne, Lorena Vitale e Anna Bonfardino."Queste, sottolinea il Capo della Mobile-facevano parte di un secondo gruppo( che aveva come anelli di congiunzione gli stessi Gulotta e Lo Iacono) che si era organizzato e che pagava la "tangente al gruppo più strutturato".
Il Capo della Mobile Rodolfo Ruperti insieme al dirigente della Sezione Antidroga Agatino Emanuele
Il gruppo secondario cerca di avere una sua autonomia
( spesso si rivolge a Napolitano, arrestato oggi e fornitore di droga) ma continua a spacciare anche le dosi del gruppo principale."Nell'indagine -sottolinea Agatino Emanuele-dirigente della Sezione Antidroga della Mobile di Palermo- è emerso che un componenti rimprovera il suo factotum per avere guadagnato in un giorno appena 300 euro e poi anche perché si era rifiutato alle 4 del mattino di provvedere all'elargizione dello stupefacente a un cliente. Questo dimostra sia le potenzialità degli incassi ( infatti i 300 euro sembrano esigui) sia il mantenimento dell'operatività perché il cliente va accontentato. La droga arrivava sia nelle abitazioni che in pubbliche vie". 
Ma lo spaccio non avveniva solo nel quartiere Zisa, alcune figure come Emanuele D'Angelo del Borgo Vecchio e Carlo Marchese autonomamente agivano nel quartiere del Capo. Gli investigatoirj avrebbero appurato che i due utilizzavano lo stesso telefono per ricevere le chiamate e fissare un appuntamento dove veniva consegnato lo stupefacente.
E proprio D'Angelo è stato arrestato dagli uomini della Mobile per cessione di cocaina e detenzione di nr. 5 confezioni in cellophane contenenti ciascuna 0,5 gr di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Inoltre custodiva 335,00 euro probabile provente della cessione.
Per quanto riguarda gli assuntori, tutti maggiorenni, per lo più professionisti, hanno dichiarato gli investigatori provengono anche da altri quartieri rispetto alla Zisa."Anche se non è oggetto di questa operazioni- sottolinea Rodolfo Ruperti- Capo della Mobile, riteniamo che il canale di approvvigionamento siano sempre la Campania e la Calabria".Durante l'indagine "H24 Evolution" gli investigatori seguendo Michele Pagano hanno fatto luce su un furto da 6000 euro in un appartamento della Noce . Così in concorso con Pagano sono stati sottoposti ai domiciliari anche Raoul Bova i fratelli Ivan e William Errante. Quest’ultimo, cera stato ospitato per diversi mesi nell' abitazione poi derubata, sfornendo informazioni utili ai complici per mettere a segno il colpo. 



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