Piazzavano la cocaina a Cefalù e Campofelice di Roccella con un giro d'affari di 10mila euro al mese: tre arresti

di Ambra Drago
Giro di cocaina tra Cefalù e Palermo soprattutto nel periodo estivo. Un meccanismo sgominato dai carabinieri della Compagnia Carabinieri della cittadina normanna che ha fatto si che scattassero le le misure cautelari per tre perone. Si tratta di Ignazio D'Antoni sottoposto agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico; Marco Marsala palermitano,trasportato in carcere così come il fratello Giuseppe. Sono tutti volti noti alle forze dell’ordine e ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “Cocaina”, ex art. 73 D.P.R. 309/90, reati commessi a Cefalù, Campofelice di Roccella e Palermo, da febbraio a luglio 2018.

L’indagine è partita nel febbraio del 2018, quando Marco Marsala, nonostante fosse sottoposto al tempo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo, è stato sorpreso dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cefalù sulla SS 113 in direzione Cefalù a bordo della sua autovettura mentre trasportava 15 grammi di cocaina avvolta in un cellophane nascosto all’interno del copri bullone della ruota posteriore destra. 

Dalle successive indagini effettuate dagli uomini dell'Arma è stato scoperto il sodalizio criminale e gli affari ad ampio raggio che vedevano come canale privilegiato la tratta Palermo – Cefalù.In particolare il rapporto intenso tra Marco Marsala e Ignazio D'Antoni nella distribuzione di sostanza stupefacente .

Da quel momento i carabinieri sono riusciti a individuare i canali di rifornimento nel quartiere Villagrazia di Palermo, per il tramite dei due fratelli Marsala, che agivano in concorso tra loro, mentre un terzo complice provvedeva allo smercio della droga sul territorio di Cefalù, per un giro d’affari di oltre 10.000 euro al mese durante il periodo estivo.

Nel corso dell’attività d’indagine sono state tratte in arresto in flagranza di reato n. 7 persone e sequestrati complessivamente oltre 150 grammi di cocaina che venduta al dettaglio avrebbe fruttato un illecito guadagno di oltre 25.000,00 euro.

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