Scardino nuovo Generale di Divisione dell'Esercito in Sicilia: "Rafforzeremo il senso dello Stato nei cittadini"

di Ambra Drago
Due anni e due mesi per rafforzare il rapporto tra l'esercito e le istituzioni, in particolare con le amministrazioni locali
(prefetto e sindaco) e con i rappresentanti delle Forze dell'Ordine sul territorio e perché no  anche il tempo "innamorarsi" della città e delle bellezze artistiche di Palermo e delle caserme. Tutto questo ha costellato il periodo di permanenza in città del Generale di Divisione Claudio Minghetti che da oggi andrà a rivestire l'incarico di Comandante del Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito a Civitavecchia, Ente deputato alla primaria funzione di approntamento dei posti comando, degli staff e delle unità destinate all’impiego operativo fuori del territorio nazionale.
"Mi sono dedicato prima di tutto ai giovani- esordisce Claudio Minghetti (Generale di Divisione uscente) - dove abbiamo cercato di portare avanti diversi progetti  e poi abbiamo un patrimonio immobiliare a Palermo e Catania davvero  importante. Io come già detto durante il mio discorso, sono la punta, la vera forza è la squadra e tutta la mia gente che mi ha sorretto.Devo dire che la Sicilia ha dato molto più a me che io a lei, mi sono innamorato di questa terra e spero di tornarci presto a vivere con la mia famiglia. mi sono innamorato di Palermo, della gente dell'effervescenza culturale che c'è e che va difesa".

Passando a una domanda strettamente legata al "mondo" dell'esercito, abbiamo chiesto al Generale di Divisione uscente un consiglio soprattutto ai giovani che intendono avvicinarsi all'uniforme.
"La prima cosa che gli direi - conclude il Generale Minghetti -  è che dev'essere una persona che ama la sua comunità, i cittadini ed è pronto a servirli. Essere militare è avere chiaro che il servizio alla Patria e alla comunità è il motivo principale per cui vestire l'uniforme".
Un passaggio di testimonio che vede da oggi protagonista il Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, originario di Brindisi e siciliano d’adozione, giunge a Palermo da Bruxelles dove, dopo una prestigiosa carriera in ambito nazionale e internazionale, ha ricoperto l’incarico di Rappresentante Militare Italiano presso i Comitati Militari della Nato e dell’Unione Europea.
"Le sinergie sul territorio sono fondamentali. Io ho un trascorso all'Estero e anche li ho sentito questa esigenza. L'esercito è pronto ad aprire nuove sinergie e a favorire ancor di più quelle esistenti. Opereremo nel solco tracciato dal mio predecessore che ha lavorato benissimo. Devo dire che appena ho saputo dell'incarico mi sono emozionato, ritornare in un posto dove sono cresciuto fino a 18 anni poi il nostro dovere ci chiama e sono stato in giro. Sono fiero di essere tornato a fare del bene a una collettività che mi appartiene".
Molto spesso il cittadino vede l'esercito e i suoi componenti come qualcosa di molto lontano, abbiamo chiesto al neo insediato, il Generale di Divisione Scardino, come si può favorire un dialogo e accorciare questa distanza.
"Abbiamo sempre perseguito in attività che ci avvicinano alla collettività, mi riferisco ad esempio all'operazione "strade sicure". Se voi vi ricordate prima c'era la leva che era un momento di aggregazione dei giovani. Noi cerchiamo ogni forma di collaborazione, partecipando a manifestazioni, per avvicinarci ai cittadini. Vogliamo investire in cultura - conclude il Generale di Divisione Scardino - intesa come senso dello Stato che noi abbiamo insita nei nostri doveri. Questa vicinanza alla popolazione la sentiamo perché noi siamo parte della popolazione".
Alla cerimonia che si è tenuta nell'atrio di Palazzo Sclafani, sede del Comando militare esercito Sicilia, presieduta dal Generale di Divisione Gualtiero Mario De Cicco, Vice Comandante per il Territorio delle Forze Operative Sud, alla presenza del prefetto di Palermo, Antonella De Miro, del sindaco Leoluca Orlando, del Questore, Renato Cortese, comandante dei carabinieri Legione Sicilia, Giovanni Cataldo insieme al neo insediato comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, Arturo Guarino. Tra le autorità anche il vice presidente della Regione, Gaetano Armao e il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè e a pochi passi anche Matteo Frasca, presidente della Corte d'Appello di Palermo.

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