“Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli Istituti Penitenziari e nei Servizi Minorili della Giustizia”

L’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (U.S.S.M.) di Palermo, a seguito del protocollo sottoscritto in data 26.5.2016 tra il MIUR e il Ministero Giustizia “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli Istituti Penitenziari e nei Servizi Minorili della Giustizia”; in relazione alla particolarità dei contesti e dell’utenza; ritenendo l’istruzione e la formazione parti integranti nel processo di reinserimento sociale dei giovani sottoposti a procedimenti penali; al fine di stimolare, nei giovani in carico ai servizi,
la capacità di assumere decisioni consapevoli circa le proprie azioni in rapporto a sé e al sistema sociale cui si appartiene nonché al fine di individuare le opportunità offerte dalla scuola e dall’ambiente sociale e di scoprire e valorizzare la cultura come risorsa per affrontare la vita e assegnarle significati, ha promosso un accordo di rete sottoscritto dallo stesso USSM, dall’Istituto Penale per i Minorenni (IPM) di Palermo, dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia (USR), dal Centro Permanente Istruzione Adulti (CPIA) Palermo 1, dal Centro Permanente Istruzione Adulti (CPIA) Palermo 2, dal Comune di Palermo- Assessorato Politiche giovanili, Scuola, Lavoro Salute, dalla La linea della Palma-Agenzia per il Lavoro, dall’Associazione “Inventare Insieme (onlus)”, dall’Associazione Centro Studi Opera Don Calabria, da Al Azis Cooperativa Sociale Onlus, dalla UISP Unione Italiana Sport per tutti e dal CIRPE Centro Iniziative Ricerche Programmazione Economica.

Nell’ambito di tale protocollo, nel rispetto delle finalità indicate le parti si impegnano a promuovere un sistema integrato di servizi per il lavoro, l’istruzione e formazione professionale in collaborazione tra loro e con tutti gli altri attori pubblici e privati del territorio ed a collaborare nella organizzazione ed erogazione di tali servizi per i giovani sottoposti a procedimento penale e/o a rischio di devianza.

Le finalità dell’Accordo riguardano la sperimentazione di percorsi certificabili, modulari e flessibili in contenuti e durata, con possibilità di prosecuzione anche dopo l’uscita dal circuito penale, finalizzati sia a favorire l’acquisizione ed il recupero di abilità e competenze individuali, sia a sviluppare una politica dell’istruzione integrata con la formazione professionale e supportata dalla collaborazione con il mondo delle imprese, attraverso percorsi di apprendistato, stage e tirocini.

Le attività si dovranno realizzare attraverso metodi e strumenti innovativi e soluzioni organizzative basate sulla personalizzazione dell’iter rieducativo di ciascuno, partendo da un patto formativo individuale finalizzato all’acquisizione di competenze da spendere anche per il reinserimento nella vita sociale e lavorativa. 

Le azioni previste sono:

a) definizione del Patto Formativo Individualizzato;

b) attività di integrazione dell’istruzione con la formazione professionale; 

c) attività di sostegno e accompagnamento, attraverso il tutoraggio, nei percorsi di istruzione e formazione professionale, sia in area penale interna che esterna del settore minorile che a favore dei giovani a rischio di devianza ai fini dell’obbligo d’istruzione e formazione, altresì attraverso un sistema di collegamento tra scuola-formazione-impresa per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro; 

d) introduzione di un “libretto formativo” con le competenze acquisite per facilitare l’entrata nel mercato del lavoro; 

e) percorsi di istruzione degli adulti in raccordo con altre tipologie di percorsi formativi, con particolare riguardo ai percorsi della formazione professionale e ai percorsi di formazione in apprendistato, di cui al decreto legislativo 81/2015, nonché percorsi di istruzione degli adulti che privilegiano metodologie didattiche quali l’alternanza scuola-lavoro nel sistema duale, in ogni caso coerenti con il principio dell’individualizzazione del trattamento penitenziario; 

f) flessibilità e personalizzazione dei percorsi per i minori/giovani ristretti, che dovranno proseguire anche nel caso siano in area penale esterna o liberi, al fine di garantire l'adempimento degli obblighi formativi; 

g) h) laboratori di italiano L2 e supporto linguistico soprattutto per i soggetti stranieri, allo scopo di favorirne l’inserimento nel tessuto sociale italiano e nel mondo del lavoro; 

i) predisposizione di percorsi formativi congiunti destinati agli operatori degli enti sottoscrittori, al fine di ottimizzare gli interventi educativi e di diffondere le competenze trasversali indispensabili per realizzare un efficace lavoro di équipe; 

l) programmazione, progettazione, anche con finanziamenti europei, e realizzazione di interventi finalizzati al recupero, all’integrazione e al sostegno dei minori e degli adulti anche dopo la loro uscita dal circuito penale minorile.

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