Ricordato il poliziotto che scovava i latitanti, Calogero Zucchetto ucciso 37 anni fa

di Ambra Drago
Sono passati 37 anni da quando Calogero Zucchetto, poliziotto della Squadra Mobile di Palermo mentre usciva da un bar di via Notarbartolo venne raggiunto da cinque colpi di pistola. Gli esecutori furono individuati in Mario Prestifilippo e Pino Greco detto "Scarpuzzedda". Come mandanti furono condannati anche i componenti della cupola mafiosa di Cosa nostra, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Raffaele Ganci e altri. Zucchetto entrato in polizia a 19 anni e originario di Sutera in provincia di Caltanissetta uomo fidato del  vice questore Ninni Cassarà (ucciso il 6 agosto 1985 da Cosa nostra) nella ricerca di latitanti. Affiancò Cassarà, grazie alle sue indagini, in quello che venne chiamato il rapporto Michele Greco+161 dove erano ricostruite le principale "famiglie mafiose" che gestivano Palermo e da dove emergeva chiaramente la pericolosità e l'ascesa dei corleonesi.

In particolare Zucchetto negli anni era riuscito a infiltrarsi sul territorio, a bordo della sua moto perlustrava i giardini di Ciaculli dei Greco, individuando personaggi del calibro di Salvatore Montalto reggente all'epoca della famiglia di Villabate (morto nel 2012). Fu proprio durante un pattugliamento con Ninni Cassarà che Lillo Zucchetto venne riconosciuto, era il 7 novembre del 1982 e dopo sette giorni Cosa nostra ne decretò la morte.
Oggi il poliziotto è stato ricordato a Largo degli Abeti dove è stata deposta una corona da parte del Questore di Palermo, Renato Cortese, accompagnato dal nipote di Zucchetto e alla presenza di Totò Cordaro, assessore al Territorio e all'Ambiente, in rappresentanza del presidente della Regione Musumeci, del vicesindaco Fabio Giambrone. Presenti ai bordi della strada  anche una scolaresca e poi diversi esponenti civili e militari.
A Zucchetto che pagò con la vita la sua dedizione al lavoro ed alla legalità gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al valor civile con la seguente motivazione “Mentre conduceva una delicata operazione investigativa al fine della ricerca e della cattura di pericolosi latitanti, nel quadro della lotta alla criminalità organizzata, in un vile e proditorio agguato tesogli da ignoti criminali, veniva fatto segno a numerosi colpi mortali di arma da fuoco immolando, così, la giovane vita ai più alti ideali al servizio delle Istituzioni”.

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