Parcheggiatori ignorano il "Daspo Urbano" per loro scatta la Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno

di Ambra Drago
Scattano due decreti di applicazione della sorveglianza speciale semplice con obbligo di soggiorno nel comune di Monreale, della durata di due anni, nei confronti di due parcheggiatori abusivi, segnalati dal questore di Palermo, Renato Cortese. In particolare padre e figlio sarebbero stati giudicati pericolosi anche perchè hanno violato il cosìdetto "Daspo Urbano", palesando come sottolineano dalla Questura in tal modo un’ostinata avversione alle regole di civile convivenza e arrecando consistente rischio alla sicurezza e alla tranquillità pubblica.
Inoltre avrebbero commesso reati che spaziano dalla molestia, alla minaccia, alla violenza privata, all’estorsione e al danneggiamento ritorsivo.


La famiglia di guardiamacchine Monrealesi, esercitavano la loro attività illecita nell’area urbana del “Parcheggio degli Emiri”, ricorrendo all’uso dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli automobilisti che si opponevano alle richieste di denaro.

Il parcheggiatore più giovane nel corso degli anni si sarebbe distinto per l’aver commesso una serie di reati contro la persona ed il patrimonio che hanno reso necessario l’intervento della Polizia. 

 Tra i vari episodi un tentativo di estorsione commesso in danno di un automobilista minacciato per il diniego opposto alla pretesa di denaro , per la sosta del veicolo sulla via e l’aggressione subita da un altro cittadino che in quella circostanza avrebbe riportato ecchimosi evidenti al volto, come conseguenza del tentativo di recupero dell’autovettura, lasciata in sosta all’interno del parcheggio comunale. 

L’aggressore, al diniego avrebbe dapprima danneggiato il finestrino dell’autovettura per poi colpire ripetutamente al volto, con pugni e gomitate, il conducente a bordo del mezzo, proferendo minacce di morte nei suoi confronti ed intimandogli di non accedere nuovamente all’interno di quell’area parcheggio, pena gravi conseguenze per la sua stessa incolumità fisica.

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