di Ambra Drago
Avrebbe nascosto per alcuni mesi i corpi di due donne morte per cause naturali, in attesa di produrre la documentazione falsa il tutto sotto gli occhi dei parenti ignari del meccanismo.
E così Paolo Rovetto, 25enne palermitano, titolare dell'agenzia funebre "L'ultima cena" è stato sottoposto ai domiciliari.L'uomo dovrà rispondere non solo di occultamento di cadavere ma anche di falsificazione di certificati di morte, commessi a Palermo tra il 21 marzo e il 30 aprile 2018.
Le indagini, svolte dal Commissariato di P.S. “Brancaccio” e dal Nucleo Investigativo della Polizia Municipale di Palermo, hanno scoperto il meccanismo portato avanti da Rovetto. il primo caso ha riguardato una donna svizzera, da anni residente a Palermo, morta il 21 marzo 2018.
Il cadavere della donna, per volontà dei familiari, doveva essere cremato e invece secondo gli investigatori sarebbe stato occultato per alcuni mesi ì in attesa di produrre la falsa documentazione burocratica attestante la morte. Quando le richieste dei familiari,sarebbero diventate pressanti, Rovetto si sarebbe liberato del cadavere lasciandolo nei vialetti del cimitero di Santa Maria dei Rotoli nei primi giorni di Settembre del 2018.
Da qui sono scattati ulteriori controlli che hanno permesso di scoprire come Rovetto aveva provveduto a craere falsi certificati attestanti il decesso della donna per consentire ai parenti, di avviare le previste procedure amministrative e burocariche in Svizzera, previa certificazione del decesso della donna.
Le indagini hanno ricostruito, come sottolineato dalla Questura, i diversi passaggi "illeciti". Le telecamere di sorveglianza installate nel cimitero hanno ripreso Rovetto all’interno del Cimitero dei Rotoli mentre abbandonava il feretro ma non solo un ruolo l'ha avuto anche il cellulare del 25enne sequestrato per poi chiudere il cerchio con le testimonianze del medico legale dell’ASP, indicato nel falso certificato di morte, i necrofori comunali in servizio preso il Cimitero dei Rotoli e un funzionario dei servizi cimiteriali del Comune di Palermo.
Parallellamente è stato scoperto anche un collegamento con un altro filone di indagine svolte dalla Polizia Municipale di Palermo, riguardante sempre l’occultamento del cadavere di un’altra anziana donna, deceduta questa volta nell’aprile del 2018.
Questa volta Rovetto avrebbe prelevato direttamente dalla camera mortuaria di un nosocomio cittadino la salma e, dopo tre giorni nel corso dei quali aveva occultato il cadavere in un luogo sconosciuto, l’avrebbe trasportata fin dentro il cimitero dei Rotoli senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni alla sepoltura e producendo false autorizzazioni al trasporto della salma ed al seppellimento.
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