Fermato boss di Balestrate. Comandante De Simone:"Era trade union tra il mandamento di Partinico e Trapani"


di Ambra Drago
"Un'indagine che portato alla luce un progetto omicidiario ideato da elementi di Cosa nostra balestretese- esordisce il colonello Luigi De Simone- comandante del gruppo di Monreale, in collegamento con altri mandamenti tra cui quello di Mazara del Vallo. Alla base di quest'azione era il mancato pagamento di un debito legato ad una partita di cocaina. I due fermati avevano ipotizzato dalla gambizzazione all'uccisione di questo giovane con l'incendio del suo corpo e l'ipotetica soppressione".
Durante l'intesa attività investigativa sarebbe emerso un collegamento tra Alfonso Scalici con esponenti di altri mandamenti."E' stata la riconosciuta l'appartenenza di Scalici alla famiglia mafiosa di Balestrate- continua De Simone- ricompresi nel mandamento di Partinico ma soprattutto è stato riconosciuto in capo a questo soggetto una leadership criminale sull'intero territorio balestratese. Non soltanto proponeva incontri tra mafiosi ma poneva in essere comportamenti mafiosi dalle rischieste estorsive al traffico di stupefacenti".
Scalici vanta precedenti di polizia ed era già stato destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere nel 2010 e dopo assolto. Una persona che con il tempo di fatto agiva sul territorio.
" Lui sostanzialmente si dedicava al traffico di stupefacenti- continua De Simone- ha avuto un arresto per possesso di una pistola con matricola abrasa, per il quale era stato condannato in primo grado e in attesa di appello".


L'operazione di oggi condotta dalla direzione distrettuale antimafia e eseguita dalla compagnia dei carabinieri di Partinico ha messo in luce proprio la figura di Scalici, per niente considerato un "pesce piccolo" nel panorama mafioso, anche che fino adesso non era mai stato accusato direttamente di appartenere all'associazione.
"Bisconti, collaboratore di giustizia dal 2019 chiarisce senza ombra di dubbio- sottolinea Marco Pisano- comandante della compagnia di Partinico-ha individuato in Alfonso Scalici un punto di riferimento di Balestrate con funzione di collegamento tra il mandamento di Partinico e il mandamento di Trapani e trova indiretto riscontro nelle acquisizioni che ci hanno portato ai fermi."

La mafia in alcune parti del territorio secondo gli investigatori è molto presente e lo testimonia la caratura di questo personaggio."La presenza di Scalici sul territorio era fortemente avvertita anche perché risolveva delle controversie ma devo dire che l'azione costante della magistratura e delle forze dell'ordine è stata importante".

E nella vicenda di oggi sarebbe emerso anche un "interessamento" di Scalici nell' appalto sulla gestione di una villa comunale. " Durante le nostre indagine è emersa una preliminare dissertazione di un incontro con persone che potevano essere interessate a gestire la villa mediante la costituzione di un'associazione no profit ma per ora possiamo dire che si trattava di un proposito. Comunque su questo fronte le indagini vanno avanti".
Insieme a Alfonso Scalici l'altro destinatario del decreto di fermo è Maurizio Conigliaro, palermitano accusato solo di concorso nell'acquisto di sostanza stupefacente.




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