Nasce la "Stanza di Aurora" per le fasce deboli. Questore: "Femminicidi a Palermo dati contenuti e non in calo"


di Ambra Drago
“Abbiamo creato un luogo accogliente come e’ la “Stanza di Aurora”-racconta Giovanni Pampillonia- dirigente della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato-uno spazio riservato, un modo per le “vittime” di essere ascoltate e ricevere i giusti consigli per il presente e il futuro. L’ idea costante è che in questo percorso anche i giovani vengano informati ed è il senso della campagna del dipartimento dal titolo “Questo non è amore”. Spesso c’è una ritrosia a denunciare, perchè c’è il timore del dopo e di quello che può accadere questo ci crea dei problemi ma noi siamo inseriti in una Rete antiviolenza a cui partecipano enti istituzionali e privati e forniamo tutta l’assistenza possibile alle vittime di violenza proprio per sostenerle in un percorso che può essere poi di denuncia o non per forza può vedere anche l'applicazione di un provvedimento di natura amministrativa ”.

La stanza che porta il nome di Aurora per simboleggiare il nuovo giorno , la rinascita, è stata realizzata con la collaborazione di artisti locali e studenti di alcuni Istituti d’Arte come il Damiani Almeyda.
“Ho realizzato questa copia di Andrè Derain - racconta Maria Francesca Marchese- un pittore del periodo espressionista . Partecipare oggi a questa manifestazione è importante Mostriamo vicinanza alle donne vittime di violenza. Penso che si deve trovare il coraggio di denunciare ascoltando in tempo chi chiede aiuto e non quando magari è troppo tardi”. Anche un’altra scuola, il liceo Linguistico Ninni Cassarà, ha voluto fare dono di un murales in particolare che si trova proprio in una delle pareti della stanza allestita al piano della sezione Divisione Anticrimine.
“Due alunne molto brave- racconta Daniela Crimi-dirigente scolastico del Liceo Linguistico Ninni Cassaràhanno realizzato questo murales e a noi fa piacere anche perché il nostro liceo  ha una grossa frequenza  al femminile e dà un contributo importante alla lotta contro la violenza di genere . Ritengo che sia importante ascoltare i ragazzi, stare con loro, guidarli in tematiche delicate come queste e posso dire che sono una preside cui piace il contatto con i ragazzi e cerca di essere un punto di riferimento.Ed è altrettanto vero che spesso la scuola è un campanello di allarme  di qualche situazione di disagio, ne abbiamo scoperte tante di cose e nel nostro piccolo ma anche nel nostro grande abbiamo cercato di contenerle trovando nelle Forze dell'Ordine un costante aiuto”.
E sono stati tanti i giovani che  hanno partecipato all’inaugurazione che ha avuto un primo momento nel chiostro della Questura e anche nell'area accanto dove sono stati esposti tutti i quadri, un percorso visivo che ha raccontato il fenomeno della violenza di genere.
Successivamente è avvenuto il taglio del nastro alla presenza del Questore di Palermo,Renato Cortese affiancato dal procuratore del Tribunale dei Minorenni, Maria Vittoria Randazzo.
”Questa stanza è per le "fasce deboli"- esordisce Renato Cortese, questore di Palermo- in generale quindi anche anziani e minori. E la polizia approfitta della ricorrenza del San Valentino- sottolinea il Questore Renato Cortese-scende contestualmente in piazza con il camper  rinnovando l’impegno  di tutta l'amministrazione contro la violenza
di genere.E Palermo si inserisce in questo ampio percorso  con l’inaugurazione di questa Stanza, in uffici dove in realtà accogliamo pregiudicati, criminali e orientiamo le nostre attività anche nel sequestro di beni ai mafiosi e trovare uno spazio bello e confortante in Questura ritengo che si doveroso e importante per chi varca questa porta. Bisogna ricordare che la donna che si sente vittima di molestie può anche rivolgersi al Questore e chiedere l’ammonimento che sta avendo i suoi frutti e molti soggetti dopo questo provvedimento amministrativo sono rientrati in condotte normali”.
E sui numeri sulla violenza di genere il Questore ha dichiarato: ”Di aumento non parlerei sicuramente Palermo rappresenta il trend nazionale, diciamo che sono dati contenuti, ma non riusciamo ad abbassarlo. Sul femminicidio i dati sono significativi anche se di contro diminuiscono gli omicidi. Ecco perché questo è un dato che deve fare riflettere e un gesto simbolico quello di oggi che serve a richiamare l’opinione pubblica su un tema importante”.
E in corso Vittorio Emanuele a pochi passi dalla questura è stato allestito proprio in chiave di prevenzione e informazione il camper del progetto “Questo non è amore” dove uomini e donne della polizia hanno somministrato opuscoli e si sono soffermati con passanti tra cui tante ragazze.
La polizia dal 2016 con il camper, ma con tante iniziative nelle scuole ha cercato di contribuire spiegando anche gli strumenti di tutela messi a disposizione delle donne al superamento di una mentalità di sopraffazione, cercando allo stesso tempo di fungere da sentinella per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.

Nessun commento:

Posta un commento