Coronavirus, Conte: Non servono pieni poteri. La Fase 2 non è un liberi tutti"

L'Italia si prepara al 4 maggio e il premier Giuseppe Conte, intervistato dal quotidiano La Stampa da un lato risponde indirettamente a chi lo accusa di non rispettare le libertà costituzionali e dall'altra chiarisce alcuni punti in tema di mascherine e distribuzione dei dispositivi di protezione individuale.Sul primo punto sottolinea: "“Sono fortemente convinto che un sistema come il nostro non abbia affatto bisogno di investiture messianiche, né di uomini investiti di pieni poteri”.
Poi dal punto di vista strettamente economico rassicura gli italiani sul fatto che non verrà introdotta nessuna patrimoniale.E su un tema molto caldo e soprattutto legato alla salute dei cittadini, ovvero le mascherine e i tamponi il premier conclude: "le Regioni hanno in deposito 47 milioni di mascherine, ma “da lunedì saremo in grado di distribuirne 12 milioni al giorno, da giugno 18 milioni, da agosto 24 milioni. Abbiamo calmierato il prezzo a 50 centesimi ed elimineremo completamente l'Iva”. E sui tamponi: “Ad oggi abbiamo inviato 2, 7 milioni di tamponi alle Regioni. Nei prossimi due mesi le riforniremo con altri 5 milioni. Dalla prossima settimana inizieremo a fare i test sierologici, su un campione di 150mila cittadini selezionati da Istat e Inail. A questi vanno aggiunti quelli che le regioni stanno già facendo”.
Mentre sul conflitto tra Stato e Regioni, alla luce della vicenda Calabria, dove la presidente Jolanda Santelli ha deciso la riapertura, anche di bar e ristoranti ( anche se alcuni sindaci si sono detti contrari.Il premier richiama il monito del presidente della Repubblica ribadendo come in questo momento com e il dialogo tra Stato e Regioni sia costante e fruttuoso e sottolineando come l'impugnazione delle ordinanze dei sindaci avverrebbe solo in casi di estrema necessità

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