Dichiarazione di Valentina Chinnici su dimensionamento scuole

"Rivolgiamo un appello al senatore Pittoni, Presidente della VII Commissione del Senato, perché accolga l’emendamento n. 2.0.23 proposto dai senatori De Petris, Verducci, Errani, Grasso, Laforgia, Nugnes, Fattori, che prevede che il dimensionamento scolastico venga riportato da 600 a 500 unità per tutti gli istituti e che venga eliminato per le istituzioni scolastiche site nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Il comma 5 art. 19 della legge 111/2011 (e successive modifiche) dispone infatti che, a partire “dagli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014, alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità, ridotto fino a 400 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome”.Tale norma, diffondendo l’affidamento in reggenza di numerosissimi plessi scolastici, ha di fatto causato grandi difficoltà alle comunità scolastiche, specie quelle site in contesti disagiati e/o periferici cittadini o nei territori montani e nelle piccole isole, in cui la presenza costante e quotidiana dei dirigenti si rende particolarmente necessaria anche a presidio della salute e della sicurezza della popolazione scolastica. La situazione attuale di emergenza sanitaria, che costringe a ripensare gli assetti quotidiani, rendendo indifferibile la riduzione del numero degli alunni per classe, non fa che corroborare tale esigenza di ritornare a scuole più a misura di ragazzi e ragazze, autentiche comunità educanti e non più “condomini anonimi” dove un dirigente riesce a stento a riconoscere alunne, alunni e insegnanti".

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