Francesco Scoma dagli Azzurri a Italia Viva. Ringrazia Berlusconi, ma dure accuse a Gianfranco Micciché

di Giancarlo Drago 
“Ringrazierò sempre Berlusconi, un grande uomo al quale addebito una sola colpa: di essersi innamorato certe volte di persone sbagliate”. Lo ha dichiarato al quotidiano Repubblica il parlamentare nazionale Francesco Scoma annunciando ufficialmente la sua uscita da Forza Italia o, per meglio dire, la sua rottura definitiva con il proconsole siciliano del partito Gianfranco Micciché.
E proprio verso l’ex amico palermitano Scoma va giù duro nell’ intervista. «E' una decisione sofferta, ma - sottolinea - in Forza Italia non esiste più dialettica politica, non esiste più dialogo. C'è molto egoismo e chi guida il partito pensa solo a se stesso, soprattutto in Sicilia ».

Cinque legislature all’ Ars, vicesindaco con Diego Cammarata, vice coordinatore del partito in Sicilia, un quarto di secolo con gli azzurri, quasi dalla fondazione, cui ha portato la dote e l’esperienza di una importante famiglia democristiana così come il suo omologo Francesco Cascio. Un altro dei tanti nomi che hanno segnato il percorso glorioso del partito del cavaliere nell’isola, sacrificati nel tempo dalla gestione egemone e solitaria di Micciché. Un lungo percorso pieno, come peraltro accade sempre in politica, di rotture e riavvicinamenti, spesso addirittura inspiegabili. Da Alfano a Cimino, da Cammarata a Fallica, dalla Vicari a Misuraca, tanti i nomi di politici “creati” da Gianfranco e sacrificati sull’altare di un potere derivante da una investitura diretta da Arcore e consolidato dai primi successi elettorali, anche travolgenti. Un potere che si è sgretolato però negli ultimi anni, condizionato dalla sfrenata ambizione di assurgere al trono di Palazzo dei Normanni., a qualsiasi costo. La breve esperienza nel 2006 chiusa dalla vicenda Cuffaro e dallo scioglimento dell’ Assemblea, lo ha intestardito per un ritorno a qualsiasi prezzo politico. Perdendo nel tempo tanti altri compagni di cordata, dal sindaco di Catania Salvo Pogliese a deputati andati a finire nella Lega, come Nino Minardo e Orazio Ragusa.

Oggi Gianfranco Micchiché è rinchiuso nella Torre Pisana, dove quattordici anni fa, al suo arrivo, fece ristrutturare anche un piccolo alloggio personale, pensando forse che un giorno sarebbe rimasto solo, asserragliato in castello.

Francesco Scoma continuerà il suo percorso politico aderendo a Italia Viva di Matteo Renzi.

Nessun commento:

Posta un commento