Tpl/Sicilia. Ugl, intervenga Presidente Musumeci per ripristinare regole nel settore

In crisi il servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano erogato da molti Comuni ed i collegamenti regionali ed a rischio la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori sul luogo di lavoro in merito agli effetti prodotti dall’emergenza pandemica da Covid 19. Sono troppe le aziende pubbliche e private concessionarie che non applicano le disposizioni contenute nelle Ordinanze contingibili e urgenti del Presidente della Regione Siciliana, compreso la n.25 dello scorso 13 giugno. Così Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Giuseppe Scannella Segretario regionale Ugl Autoferrotranvieri nel commentate le tante criticità afferenti il comparto del Trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano in Sicilia a seguito di tantissime segnalazioni pervenute da iscritti che concernono la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro in merito al Covid 19 e oggetto di una missiva indirizzata al Governatore siciliano, Nello Musumeci.
Rispetto a quanto previsto dall’articolo 5 dell’Ordinanza n.25 del 13 giugno 2020, con riguardo all’apertura del 100 per cento del Tpl urbano e del 60 per cento del Tpl extraurbano – precisano i due sindacalisti dell’Ugl - abbiamo chiesto al Presidente Musumeci di intervenire per verificare come mai molte aziende del settore non stanno applicando il citato criterio mettendo in crisi il servizio erogato dai Comuni ed i collegamenti regionali. Scelta inspiegabile dato che la Regione Siciliana, in sede di approvazione della legge regionale di stabilità 2020 ha confermato per l’anno in corso la stessa copertura finanziaria del 2019, pari a circa 164 milioni di euro, per lo stesso numero di milioni di chilometri rispetto all’anno scorso, garantendo alle Concessionarie pubbliche, e quindi partecipate, e private le stesse condizione generali, tecniche ed economiche non corrisposte da uguale servizio erogato. Come Ugl abbiamo chiesto al Presidente della Regione di accertare come mai molte aziende concessionarie pubbliche e private non abbiano provveduto al rientro del personale posto in Cassa integrazione ed all’utilizzo dell’intero parco mezzi - sostengono Messina e Scannella - per dare risposte all’utenza con l’apertura della stagione balneare in Sicilia e con la prossima riapertura dell’anno scolastico prevista per settembre 2020 e sicurezza e serenità agli autisti dei mezzi che ogni giorno si devono scontrare con situazioni al limite dell’incolumità fisica. Se non si porrà rimedio a questo stato di cose, i Comuni interessati, ed in particolare quelli della provincia di Enna già privi di collegamenti, si ritroveranno nella impossibilità di garantire il servizio essenziale scolastico ed i lavoratori permanere esposti a rischi di salute e incolumità. Come Ugl auspichiamo che su queste criticità evidenti e complesse – concludono - vi sia l’Autorevole intervento del Presidente Musumeci per dare all’utenza ed ai flussi turistici quelle risposte efficaci ed efficienti in termini di mobilità, che una regione come la Sicilia merita in prospettiva del rilancio che il governo regionale, con tutti gli sforzi profusi in tal senso su infrastrutture e mobilità, si appresta a dare a questa straordinaria terra.

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