di Ambra Drago
Era il 16 settembre dello scorso anno quando in via Regina Bianca, nel quartiere Danisinni si scatenò una faida tra due nuclei familiari, i Gargano e i Giordano.
Oggi i carabinieri hanno arrestato tre persone, ritenuti responsabili a vario titolo, di rissa, lesioni personali, deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da sparo.
Quel pomeriggio di settembre, uno degli indagati, Davide Gargano, (destinatario della misura cautelare) era rimasto a terra con gravi lesioni al braccio, ad una costola e alle ossa nasali, e, poco dopo, come reazione, ne era scaturita una sparatoria, dove erano rimasti feriti due persone, del nucleo familiare Giordano, uno colpito di striscio all’addome e l’altro, Gianluca, (destinatario della misura cautelare) raggiunto da diversi proiettili al femore e al polso.
Preziosa per la ricostruzione dell’intera vicenda è stato il nucleo della scientifica. La rissa era stata causata da un tamponamento tra un’autovettura, condotta da Davide Gargano, e uno scooter, di proprietà di Gianluca Giordano.
Antonino Gargano, fratello di Davide, (detentore illegale di arma) avendo visto l’aggressione del nucleo familiare rivale, avrebbe esploso diversi colpi all’indirizzo dei Giordano, rendendosi poi irreperibile nei giorni successivi. Poi era stato lo stesso Antonio Gargano a presentarsi nella la Caserma dei Carabinieri con l’avvocato il 19 settembre scorso.
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