Dal 22 al 24 settembre visita agli impianti di depurazione nella provincia di Palermo, Trapani e Agrigento. Segnale positivo conferenza servizi alla Regione per Santa Flavia. La Commissione parlamentare Ecomafie torna per la terza volta in Sicilia per proseguire l’inchiesta sulle acque reflue aperta lo scorso novembre e successivamente interrotta a causa dell’epidemia da Covid-19. Le precedenti tappe della missione si erano svolte in Sicilia orientale e Centrale, rispettivamente nei mesi di novembre e febbraio scorsi. Ad annunciarlo è la deputata siciliana del Movimento 5 Stelle, On. Caterina Licatini, che ha affrontato risolutamente il drammatico quadro dei sistemi di depurazione delle acque reflue in Sicilia, rendendo partecipe e sollecitando la Commissione di cui fa parte a farne oggetto di inchiesta. “Con i sopralluoghi agli impianti di depurazione nella provincia di Palermo, Trapani e Agrigento, che svolgeremo dal 22 al 24 settembre, portiamo a conclusione la parte istruttoria dell’inchiesta iniziata lo scorso novembre; dal 12 al 15 ottobre torneremo, invece, solo nella città di Palermo per l’esclusivo svolgimento di audizioni”, dichiara la deputata bagherese. “La nostra presenza in Sicilia è un chiaro segnale del contributo che intendiamo dare, per quanto di nostra competenza, ad accelerare i lavori e gli interventi che è necessario compiere per raggiungere la conformità degli agglomerati alla normativa europea, garantendo la massima attenzione per la tutela della salute e dell’ambiente”, conclude la parlamentare. La portavoce bagherese ha voluto fortemente che la Commissione facesse tappa anche all’impianto di depurazione di Santa Flavia, sottoposto a procedura di infrazione perché incompleto e, quindi, non funzionante. “Il caso del Comune di Santa Flavia è particolarmente complicato per diversi aspetti, ad esempio per la presenza di abitazioni in prossimità dell’impianto, circostanza che richiede di adottare misure particolari per evitare un impatto negativo nei confronti di coloro che vivono a una distanza inferiore ai cento metri. Un segnale positivo - sottolinea l’on. Licatini - riguarda la Conferenza dei servizi che si svolgerà il 14 settembre alla Regione Sicilia, al Dipartimento Acqua e Rifiuti nel corso della quale si parlerà della deroga a Santa Flavia per il limite di inedificabilità che consentirà la realizzazione del depuratore. Mi auguro in un cambio di rotta da parte della Regione Sicilia sulla depurazione, anche grazie alla nomina del nuovo direttore generale del DRAR Ing. Calogero Foti e sono fiduciosa che si possa finalmente far fronte a questi adempimenti così importanti per il nostro territorio”.
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