Il lockdown aumenta la violenza sulle donne. Bilancio della polizia tra Codice Rosso, reati spia e femminicidi

 

di Ambra Drago
I dati della Questura di Palermo ma anche quelli a livello nazionale raccontano di un fenomeno, quello della violenza di genere, ancora presente e che in questo periodo storico dove l'emergenza sanitaria  fa da padrone e ha costretto al lungo periodo di restrizione in casa, ha raggiunto percentuali superiori rispetto allo scorso anno. La violenza sulle donne si può manifestare anche attraverso dei "reati spia" ovvero maltrattamenti, lesioni, ma non solo può assumere le caratteristiche del reato di stalking legata alla mancata accettazione da parte dell'ex della fine di una relazione amorosa e nei casi più eclatanti ( in alcuni casi connessi, ove accertato da una perizia a psicopatologie dell'autore del reato) si può arrivare all'omicidio. Nella provincia palermitana nel periodo che si estende da settembre a gennaio 2019 e il corrispondente nel 2020 c'è stato un incremento, non generale ma in termini percentuali, degli omicidi di donne: nel 2019, 2 su 10 omicidi totali, nello stesso periodo 2020, 2 su 4 totali.Per gli omicidi volontari di donne, la fascia di età più colpita nei primi 9 mesi del 2019 è quella tra i 31 e 44 anni, che è la stessa più frequente anche per gli autori. Mentre nei primi nove mesi del 2020 la fascia più colpita è quella delle donne over 65 che rappresentano il 30% del totale delle vittime. Entrando ancor di più nel dettaglio ecco i numeri diramati in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere del 25 novembre. A Palermo nello stesso periodo sopra citato c'è stato un incremento, probabilmente legato al periodo di lockdown: nel 2019 sono stati commessi 331 atti persecutori, 448 maltrattamenti contro familiari e conviventi ed 82 violenze sessuali, nello stesso periodo del 2020, 337 atti persecutori, 517 maltrattamenti contro familiari e conviventi mentre sono diminuite a 54 le violenze sessuali.Ecco che la presenza sul territorio e l'attività preventiva e repressiva diventano fondamentali come sottolineano dalla Questura di Salita Manganelli. "La Polizia di Stato offre l’assistenza di operatori specializzati e particolarmente sensibili al fenomeno, in grado di coniugare all’adeguata capacità di ascolto elevate competenze investigative e  fornisce specifiche informazioni relative alle strutture di accoglienza ed ai Centri Antiviolenza, mettendo direttamente in contatto le vittime con le strutture presenti sul territorio per garantirne l’ospitalità e l’accoglienza oltre al necessario supporto psicologico".E sotto il profilo psicologico diventa fondamentale mettere a proprio agio chi ha subito una violenza, "furto di emozioni" e per questo sono nate all'interno delle Caserme dei carabinieri ma anche nelle Questura e nei Commissariati che sono il " Front office" dei cittadini delle stanze protette. In particolare nella Questura di Palermo nella Divisione Anticrimine, lo scorso mese di febbraio è stata inaugurata la "Stanza di Aurora" dedicata non solo alle donne ma anche agli anziani e ai minori.


Foto di archivio "Stanza di Aurora" nei locali della Questura di Palermo.

E poi qualche settimana fa anche il Commissariato "Oreto- Stazione" ha creato uno spazio di audizione protetta, lontano dagli spazi dedicati alle fasi operative, chiamata la "Stanza rosa".Tra l'altro la Squadra Mobile di Palermo fin dagli anni 90' ha avuto una sezione specializzata, la IV, (Reati sessuali e in danno di minori). Accanto all'azione dei poliziotti e poliziotte, personale specializzato e formato anche la legislazione ha fatto dei passi in avanti. Al Questore è stato data una specifica competenza amministrativa, il potere di ammonimento sia per quanto riguarda il reato di stalking sia per la violenza domestica. E a livello nazionale si sono registrati questi risultati 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.Rimanendo sempre nel campo della legislazione pensiamo all'approvazione del Codice Rosso. Dei quattro delitti di nuova introduzione sottolineano dalla Polizia, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare . Le regioni dove si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte.In questo quadro che dà la chiave si lettura non può non essere considerato l'aspetto culturale, educativo e preventivo che passa nei dibattiti all'interno delle scuole o nella consegna di materiale informativo.
Foto archivio- Camper Polizia campagna "Questo non è amore"

Su questo fronte ricordiamo l'iniziativa della Polizia del (il camper per la campagna "Questo non è amore) ma anche nella conoscenza di quei numeri che possono sembrare insignificanti ma che possono salvare vite come la chiamata al 112NUE al numero antiviolenza 1522 per passare a strumenti tecnologico quali YOUPOL, l'ho app della Polizia, scaricabile in tutti gli smartphone e che permette di effettuare segnalazioni di (violenza domestica, bullismo, spaccio) anche in forma anonima .



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