Ddl sul Demanio marittimo, accolti emendamenti migliorativi di Valentina Palmeri di Attiva Sicilia

Intensa seduta d‘aula all'Ars per la discussione e approvazione del disegno di legge in materia di "Demanio marittimo". La deputata di Attiva Sicilia, Valentina Palmeri, pur non condivendo la norma che ritiene incostituzionale, ha presentato degli emendamenti "di buon senso", volti in qualche modo a migliorare la legge e, in particolare, a tutelare le nostre coste, quale bene comune. In particolare, gli emendamenti sono diretti a evitare il rilascio delle concessione per i Comuni che non abbiano adottato i rispettivi PUDM (Piani di utilizzo del demanio marittimo) entro i termini di legge o volti ad evitare il rilascio di nuove concessioni nei comuni dove si sia verificata una riduzione superiore al 5 per cento della dimensione della superficie della spiaggia o una rilevante modifica morfologica. Ha trovato comunque accoglimento un emendamento che modifica la legge regionale 15 del 2005 che prevede l’obbligo per comuni di adottare il piano entro il 30 giugno 2021, pena la nomina dei commissari ad acta con la funzione di esercitare il potere sostitutivo per l’adozione dei suddetti piani. Accolto anche un ordine del giorno che impegna il Governo della Regione “ad accertare in tempi congrui e comunque non oltre un anno dalla approvazione della legge, il fenomeno di erosione che ha colpito le coste siciliane a far data dagli ultimi 10 anni sino ad oggi ed a valutare in quei territori le opportune opere di mitigazione al fine di evitare il rilascio di nuove concessioni demaniali. “Ritengo sia un significativo passo avanti per la nostra Regione - dichiara Valentina Palmeri - e monitoreremo la sua effettiva esecuzione. Non si può continuare a ignorare e a soprassedere su questi importanti fenomeni. La tutela delle coste è un impegno imprescindibile a cui tutte le istituzioni, centrali e periferiche, non possono più sottrarsi visto l’aggravarsi delle condizioni di stabilità fisica. Questo aspetto deve rappresentare motivo di maggiore responsabilità̀ ambientale nei confronti delle generazioni future. La tutela di interessi economici non puó spingersi sino a negare la fruizione del mare e delle spiaggie ai loro Legittimi proprietari: I cittadini”.

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