Elemen-Z Variazione 1 Il 18 dicembre debutta il nuovo spettacolo della Compagnia Multietnica Amunì

Debutta venerdì 18 dicembre alle ore 21:15 in diretta streaming Elemen-Z. Variazione 1 il terzo lavoro della Compagnia Multietnica Amunì nata a Palermo nel 2017 in seno al Progetto Amunì che giunge, con tre anni di intenso lavoro laboratoriale alle spalle, dopo aver conquistato il Premio MigrArti nel 2018 e aver debuttato sui palchi italiani, a una formazione stabile di dodici membri tra veterani e new entry. Lo spettacolo potrà essere seguito sulle pagine social Progetto Amunì (Fb), Spazio Franco (Fb), Babel Crew (Fb) e sul sito www.spaziofranco.com anche sabato 19 dicembre alle ore 21:15 e domenica 20 dicembre alle ore 19:00. 
Elemen-Z. Variazione 1 racconta della cosiddetta Generazione Z o Post-Millennial circoscritta dal 1995 al 2010, quando la rete internet era in ogni casa, una generazione che cresce con il digitale, affrontando un’adolescenza filtrata dei social network. Caratteristiche principali di questa generazione, di cui fanno parte tutti gli elementi della Compagnia Multietnica, sono una capacità smart diversa dalle due generazioni precedenti con cui entra in contatto e la mancata differenziazione tra reale e virtuale in quanto il digitale, per chi ha tra i 15 e i 26 anni, è integralmente, forse potremmo dire ontologicamente, parte del mondo reale, del quotidiano. 

Questo macro-tema nasce dal lavoro svolto dalla Compagnia in un laboratorio intensivo che inizia a gennaio 2020 e viene investito dalla pandemia uscendone inevitabilmente rinnovato nella forma e nei contenuti. Da marzo 2020 infatti l’impossibilità di incontrarsi ha fatto sì che si trovassero nuove forme di collaborazione e si è proceduto con un laboratorio in remoto fondato soprattutto sulla ricerca. Argomenti principali di studio sono stati il teatrodanza e la musica autoriale contemporanea. Durante i mesi di lockdown si è sentita sempre più la necessità di trovare un linguaggio espressivo differente rispetto a quello conosciuto fino a quel momento. Se infatti la Compagnia Multietnica è nata come un gruppo composto da non professionisti e amatoriali, sino a oggi si è tenuta fede all’obiettivo che con il Progetto Amunì si era prefissato: costituire una compagnia teatrale. In questo un percorso di formazione in cui ognuno dei membri ha potuto conoscere il proprio modo di stare in scena, le proprie capacità performative, per la messa in scena dei due spettacoli precedenti - Il rispetto di una puttana (2017) e Volver (2018) - si è partiti sempre da una base, il testo la cui creazione era affidata all’attore, regista e drammaturgo Giuseppe Provinzano. Con Elemen-Z invece si fa un passo avanti, ci si distanzia dal metodo classico, si abbandona il testo, e si lavora senza “appigli” quali la frequentazione del gruppo e, appunto, la drammaturgia. Il risultato è una creazione collettiva, una drammaturgia in progress che vede l’intervento di tutti i membri della Compagnia ai quali si è chiesto di scrivere, quindi di conoscersi, di crescere artisticamente, e di ricercare nel corpo la propria cifra stilistica. Elemen-Z è un’opera corale che vede dodici attori, costantemente presenti in scena, relazionarsi attraverso un oggetto scenico che definire “protesi” dei loro corpi è eufemistico: lo smartphone. Il rapporto ossessivo che nella vita reale la Generazione Z ha con quest’oggetto si traduce in scena con una mancata prossimità tra questi dodici corpi che sono sempre soli pur essendo tutti nello stesso spazio fisico. La solitudine è infatti tema centrale dello spettacolo: una solitudine paradossale, il disagio più importante di un mondo che offre grandi possibilità alla socialità ma che è, di fatto, un mondo di facce illuminate dagli schermi di dispositivi elettronici in cui si fa strada l’insicurezza, la paura del giudizio, dei legami personali e una distorta percezione del tempo. Il tempo è ciò di cui tutti abbiamo avuto modo di renderci conto quest’anno: il 2020 è l’anno della pandemia mondiale e del tempo che rallenta, che sovrasta la frenesia del mondo, che ci ha costretti a reinventarci. “Abbiamo sfruttato questo tempo anomalo per assumere un atteggiamento più riflessivo rispetto alla ricerca e abbiamo potuto lavorare a un progetto pensato appunto sul lungo tempo e non sull’immediato” dice Giuseppe Provinzano e continua “Quando a luglio 2020 abbiamo potuto incontrarci di nuovo, reduci da un laboratorio a distanza durato tre mesi, abbiamo capito che la cosa più importante da raccontare per noi in questo momento storico era la storia dei ragazzi, di questa generazione, del loro universo relazionale, prima e durante la pandemia”. Questo non è uno spettacolo sul Coronavirus, è uno spettacolo nato durante l’emergenza sanitaria, e soprattutto non è un ammonimento di un certo modo di relazionarsi, ma un racconto, semplice e senza giudizio, nato dall’incontro tra due generazioni in uno spettacolo che vuole lasciare molte suggestioni attraverso il gesto e la musica senza essere narrativo o didascalico. Alla prima Variazione seguiranno altre due Variazioni in previsione di due debutti: il primo a febbraio ospiti del Teatro Magro a Mantova, il secondo la prossima estate quando la Compagnia dei incontrerà sul palcoscenico la Compagnia dell’Asinitas Onlus di Roma e il Teatro Magro di Mantova per un progetto comune. 

ELEMEN-Z  VARIAZIONE 1 

by Progetto Amuni 
drammaturgia collettiva COMPAGNIA MULTIETNICA AMUNÍ 
regia GIUSEPPE PROVINZANO 
musiche SERGIO BEERCOCK 
movimenti scenici SIMONA ARGENTIERI 
luci GABRIELE GUGLIARA 
actor coach LUIGI MARIA RAUSA 
aiuto regia ROSSELLA GUARNERI 
assistente produzione DIANA TURDO 
regia streaming GIUSEPPE GALANTE 
con Naomi Adeniji, Hamisou Alidou, Ibrahim Ba, Priyanka Datta, Bandiogou Diawara, Julia Jedliklowska, Hajar Lahmam, Jean-Mathieu Marie, Bob Murana, Andrea Sapienza, Alfred Sobo Blay, Sonia Tazeghdanti 

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