Cittadini meritevoli. Il Sindaco Massimo Grillo: “doveroso riconoscimento a chi opera nel Sociale”

Medici, infermieri, titolari di attività commerciali, operatori sociali. Svolgono queste professioni i “Cittadini Meritevoli” di Marsala premiati ieri dal sindaco Massimo Grillo. “Sono i primi riconoscimenti che assegniamo nell’ambito di una iniziativa che sarà regolamentata, individuando di volta in volta quanti si mettono al servizio della collettività offrendo significativi buoni esempi, afferma il sindaco Grillo. In particolare, abbiamo voluto premiare quei Cittadini che si sono distinti in tempo di Covid e che rappresentano simbolicamente l’impegno di tanti che silenziosamente si prodigano nel proprio lavoro con zelo e spirito di servizio. Un valore aggiunto che ritengo doveroso esaltare”. Ad accompagnare i sanitari insigniti del titolo di “Cittadino Meritevole” c’era anche il commissario straordinario dell’Asp Trapani Paolo Zappalà che ha espresso apprezzamenti per l’iniziativa del sindaco Grillo, “con il quale - ha affermato - c’è piena sintonia nell’affrontare i problemi causati dall’epidemia”.
Lavorano all’Ospedale Paolo Borsellino i quattro medici e i due infermieri cui è stato consegnato il riconoscimento per la loro abnegazione, competenza e professionalità: Antonio Cacciapuoti, direttore U.O.C. di terapia intensiva e rianimazione, nonchè commissario provinciale per l’emergenza coronavirus; Giuseppe Landi, anestesista; Pietro Pipitone, direttore U.O.C. Anestesia e Rianimazione; Francesco Cristiano Raimondi, direttore U.O.C. Medicina interna; Vito Pizzolato, caposala; Nuccia Schifano, coordinatrice infermieristica Dip. di Terapia intensiva. Riconoscimento di “Cittadino Meritevole” anche per Matteo Curatolo, amministratore dell’Azienda Puleo Healtcare (in piena pandemia ha riconvertito la propria produzione, fornendo mascherine e dispositivi di protezione); Aniello Esposito, coordinatore della Mensa fraterna (un esempio virtuoso di civismo e generosità verso i più deboli); Francesca Parrinello, presidente Centro antiviolenza “La Casa di Venere” (fondamentale presenza e assistenza in un settore delicatissimo); Florinda e Valentina Mannone, esercenti del settore della panificazione (durante il lockdown, nel ricordo dell’operato del padre Paolo Settimo, hanno donato l’invenduto della giornata ai più bisognosi).

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