Contrasto allo spaccio, polizia arresta tre pusher e denuncia due persone

I "Falchi" della Squadra Mobile di Palermo hanno arrestato alcuni spacciatori. Si tratta di un ventottenne e un trentaseienne entrambi palermitani e una donna nata a Legnano e residente a Palermo, tutti pregiudicati e ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il primo arresto è avvenuto a Ballarò all'indirizzo del ventottenne. Gli agenti, in abiti civili e su mezzi civetta, sono riusciti a documentare l’attività di spaccio che avveniva a cielo aperto. Numerose le cessioni registrate dagli investigatori, tutte con il medesimo copione: gli acquirenti si avvicinavano all’uomo, che in cambio di denaro cedeva loro un piccolo involucro in carta stagnola. Una volta definita la “compravendita”, il pusher si dirigeva in una casa al piano terra della stessa via dove ad attenderlo, affacciato alla finestra, vi era in quarantenne. Quest'ultimo conosciuto dagli agenti per i precedenti legati sempre allo spaccio e sottoposto agli arresti domiciliari per altri fatti, si sarebbe occupato di prendere i soldi procurati con la vendita su strada.Dopo aver bloccato il presunto spacciatore sarebbe avvenuta una perquisizione a casa del 40enne dove gli agenti hanno trovato denaro contante pari a 200 euro e, all’interno del water, una dose di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Lo stupefacente ed il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita, sono stati posti sotto sequestro. Il ventottenne è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre  il 40 enne  (fermo restando il suo status di arrestato domiciliare per altri fatti), è stato deferito in stato di libertà per il medesimo reato.

Un secondo arresto è stato eseguito nei confronti di un 36enne pregiudicato palermitano.
I Falchi della Squadra Mobile, aderendo ad una nota diramata dalla Sala Operativa, sono intervenuti in piazza Principe di Camporeale, dove era stata segnalata una attività di spaccio. Sul posto i poliziotti hanno notato movimenti sospetti nei pressi di un fruttivendolo e hanno deciso di effettuare un controllo all’interno del locale. Fatto ingresso all’interno del bagno della gli agenti si sono trovati dinanzi un uomo che, alla loro vista, ha azzardato un tentativo di fuga; gli agenti, con l’ausilio di altre pattuglie nel frattempo sopraggiunte, ed al termine di una breve colluttazione sono riusciti a bloccarlo. L’uomo, identificatodopo esser stato perquisito, è stato trovato in possesso di diversi pezzi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
La droga, pari a circa 87 grammi è stata posta sotto sequestro, mentre il trentaseienne è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’ultimo arresto, anch’esso effettuato dai poliziotti della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile, è avvenuto via Brigata Aosta. Gli agenti hanno notato su strada una ragazza in attesa di un'altra persona arrivata a bordo di un mezzo a quel punto sarebbe avvenuta poco dopo la cessione dello stupefacente.
A quel punto, il conducente si dileguava mentre la ragazza rientrava immediatamente nell’androne della palazzina, facendo perdere le proprie tracce. Trascorsa circa mezz’ora, si ripeteva la stessa scena. Poco dopo gli agenti hanno notato anche che dal terzo piano dello stesso stabile una donna affacciata al balcone impartiva delle direttive alla ragazza riguardo l’arrivo degli acquirenti. I poliziotti, al fine di acquisire le prove sino a quel momento raccolte, hanno raggiunto l’acquirente a bordo del furgone che, dopo essere stato fermato, ha consegnato spontaneamente una dose di crack, ammettendo di averla acquistata pochi istanti prima in via Brigata Aosta.
Grazie ad un rapido quanto efficace controllo presso le banche dati, su gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità della donna residente al terzo piano della palazzina, pregiudicata per reati specifici in materia di stupefacenti.
Entrati nell’abitazione, i poliziotti hanno identificato anche la ragazza resasi responsabile delle cessioni di stupefacente su strada, di soli diciassette anni.
La perquisizione domiciliare che ne è seguita ha dato esito negativo, rispetto alla presenza di droga, ma un controllo effettuato sul registro chiamate del suo telefono ha permesso di constatare come fosse presente una telefonata in uscita ad una utenza telefonica risultata appartenere all’acquirente del furgone.
Alla luce di quanto emerso,la donna  è stata arrestata  ed in attesa di convalida è stata associata in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione. La minore invece, su disposizione del P.M. presso il Tribunale dei Minori, è stata deferita in stato di libertà.
Tutti gli acquirenti identificati nel corso dei tre episodi sono stati segnalati quali assuntori all’ Autorità amministrativa competenti. 

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