Economia. Corrao (UE): Nel PNRR di Draghi manca visione su transizione ecologica

“Il PNRR presentato ieri dal governo Draghi lascia basiti per l’assenza di una visione forte e coraggiosa sulla transizione ecologica. Per farla breve, manca tutto ciò di cui avremmo assolutamente bisogno: Agroecologia, biodiversità, riduzione degli allevamenti e delle produzioni intensivi, lotta all’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua, bonifiche dei siti contaminati, lotta agli incendi e tutela del patrimonio boschivo, un piano soddisfacente per le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile. E’ come se il Governo Draghi non abbia alcuna consapevolezza dell’urgenza di cambiare paradigma e modello di sviluppo per evitare il baratro e non prendere del tempo che sta inesorabilmente scadendo”. A dichiararlo è l’europarlamentare siciliano Ignazio Corrao intervenuto questa mattina all’evento organizzato da Europe Direct Sicilia, in cui si è discusso del next generation EU e delle sue implicazioni per la Sicilia. “Diversi sono ancora i punti interrogativi - spiega Corrao - e molte le lacune del testo, che tutti hanno applaudito. E’ vero che saranno discusse più avanti una volta chiarito lo snodo riforme, il percorso è ancora lungo e il contenuto della proposta italiana sarà aggiornato e monitorato prima della sua finale approvazione. Ma alcune criticità sono davvero preoccupanti e dal testo finale emergono deficit strutturali che rischiano di vanificare il grande sforzo economico. Dov’è finita la biodiversità, così essenziale per un vero cambiamento di paradigma dell’economia siciliana? Dove sono finite l’agroecologia e l’agricoltura biologica? E’ come se l’agricoltura non fosse considerato un tassello fondamentale per la transizione ecologica. Non c’è alcun obiettivo di riduzione del numero dei capi allevati, per esempio incentivando le produzioni sostenibili con le risorse della PAC. Ancora più preoccupanti sono le sviste sull’economia circolare: mancano misure serie per la riduzione della produzione di rifiuti e l’innovazione necessaria a ridurre il ricorso all’usa e getta, specie per la plastica: cosa che potrebbe aprire ampie praterie all’uso massiccio di inceneritori con rischi per la salute dei cittadini. Insomma, se da una parte si discute di cifre, dall’altra bisogna fare i conti con la mancanza di progettualità e di visione che l’Italia - conclude Corrao - ha già scontato in passato”.

Nessun commento:

Posta un commento