I furbetti del reddito di cittadinanza, denunciate 269 persone

Sono state complessivamente individuate e denunciate ben 269 persone che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza.
Sono persone che avrebbero dichiarato il falso, nascondendo elementi attestanti il proprio patrimonio nella domanda presentata all’I.N.P.S. o che hanno ricevuto il sussidio pur svolgendo lavori illeciti o addirittura in nero. In particolare, gli indebiti introiti sono emersi nell’ambito di indagini effettuate dai reparti investigativi dei Comandi Provinciali dei carabinieri che si sono avvalsi anche della collaborazione dei reparti specializzati dell’Arma e, in particolare, dei Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, presenti in ogni provincia. Un episodio significativo è avvenuto a Lercara Friddi, in provincia di Palermo, nello scorso mese di marzo, dove i Carabinieri hanno deferito 30 persone in stato di libertà, di età compresa tra i 20 e gli 80 anni.Le denunce sono state formalizzate dopo un’indagine avviata nel gennaio scorso, nel corso della quale si è accertato che le persone coinvolte, 22 donne e 8 uomini, per lo più incensurati, per eludere i controlli da parte dell’Inps, avevano reso dichiarazioni mendaci o incomplete nella dichiarazione sostitutiva unica, nascondendo dati obbligatori e percependo, quindi, indebitamente il sussidio ovvero percependolo in misura superiore al dovuto.

Nelle ultime ore, inoltre, i Carabinieri della Stazione di Misilmeri hanno arrestato un 38enne del luogo, accertando durante le indagini che l’uomo, risultato percettore del reddito di cittadinanza, aveva elargito prestiti ad oltre 30 persone, applicando tassi d’interessi usurari, dal 20% fino al 100%, approfittando delle precarie condizioni economiche in cui versavano le vittime, aggravate dall’attuale situazione pandemica. Nei suoi confronti, pertanto, è subito scattata la revoca del reddito di cittadinanza.

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