Capo della Polizia: "Un legame indissolubile quello della Polizia con Palermo. Grazie per il riconoscimento alla nostra amministrazione"

di Ambra Drago
Dopo la deposizione della corona d'alloro all'Ufficio Scorte in memoria dei cinque agenti di scorta (Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano) che hanno perso la vita insieme al giudice Paolo Borsellino il 19 luglio de 1992, il Capo della Polizia, Lamberto Giannini, il questore Leopoldo Laricchia hanno raggiunto l'aula Domenico Corona della Caserma Lungaro per partecipare alla cerimonia di conferimento da parte del Comune di Palermo della cittadinanza alla Polizia di Stato. All'evento hanno partecipato i diversi Questori che si sono succeduti alla guida del dipartimento di pubblica sicurezza di Palermo e Provincia. Presente l'ex Questore Renato Cortese che ha guidato e diretto la polizia di Palermo sino al mese di ottobre 2020.
Nella sala tra le prime file anche i questori di altre città siciliane, è il caso di Catania con Calvino che è stato anche Capo della Squadra Mobile di Palermo e tanti alti dirigenti dell'amministrazione della Polizia come Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato.
E soddisfazione per questo riconoscimento e questo legame ha espresso il Capo della Polizia, Giannini: "Un grandissimo onore e privilegio ricevere questa cittadinanza anche perchè è il suggello di tanti sacrifici proprio oggi che si ricorda il giudice Borsellino e i sacrifici dei nostri uomini e donne che hanno perso la vita nella strage di via d'Amelio. A chi gli chiede su come mai dopo ventinove anni non si è giunti a una verità il Capo della Polizia risponde diretto senza sottrarsi alla domanda.  "Ritengo che i giudici Falcone e Borsellino sono morti per il loro impegno contro la criminalità organizzata per il resto ci sono dei processi che stabiliranno delle verità. Io ne sono sicuro che accadrà". Subito dopo è intervenuto il questore Laricchia:"Voglio pensare questo giorno come un momento di memoria.Ricordiamo un giorno che è stato un attacco al nostro ordinamento democratico.  Voglio pensare però questa giornata come un momento di resilienza. Da quella tragedia oggi ne usciamo più uniti. La cittadinanza mostra il legame con la Polizia di Stato nel ricordo anche dei nostri ragazzi che non ci sono più".
All'intenso pomeriggio hanno partecipato anche diversi familiari delle vittime di mafia, in prima fila presente anche Maria Falcone, sorella del giudice ucciso insieme alla moglie e a altri tre poliziotti nella strage di Capaci il 23 maggio del 1992. Poi per rafforzare ancor di più il legame tra la Polizia e la città   il questore insieme al Sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone hanno messo a disposizione dei biglietti per partecipare alla serata al teatro di Verdura.A salire sul palco la banda musicale della Polizia diretta dal maestro Maurizio Billi.
Tra le tante esibizioni anche il ricordo del maestro Morricone. durante la serata presentata da Salvo La Rosa e Tiziana Martorana sono stati trasmessi i momenti significativi legati alla consegna della cittadinanza ma non solo anche un video nel quale si vede l'impegno quotidiano di uomini e donne per proteggere la comunità e che di fatto si racchiude nel motto dell'amministrazione " Esserci Sempre".

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