Operazione di polizia allo Sperone. Droga nascosta anche sui tetti di un bar: sei arresti

di Ambra Drago
"Sono persone che a vario titolo concorrono nella detenzione e cessione di marijuana e hashish. Anche se precisiamo che non viene contestato il vincolo associativo. Uno di loro, sottolinea il dirigente del commissariato di Brancaccio, il dottore Giuseppe Ambrogio, tra l'altro ha ricevuto la notifica nel carcere Pagliarelli dove giá era detenuto".
L'indagine parte da una perquisizione della polizia in una via dello Sperone dove sono stati trovati due chili di marijuana e vengono in quell'occasione arrestate tre persone.Poi attraverso attivitá tecniche tradizionali è stato ricostruito il gruppo criminale che si avvaleva dell'ausilio di altre persone che sottolineano gli investigatori non sono però stati raggiunti da misure. Le indagini sono durate da gennaio a marzo 2020 poi le attivitá investigative hanno continuato a documentare quanto accadeva in un quartiere da sempre al centro dello spaccio di Palermo ma anche fonte di approvvigionamento della provincia.Il presunto capo di questo gruppo è Gaetano Ingrassia che sarebbe stato aiutato da un minore e Pietro Argenti per tutti è tre è stata disposta la misura cautelare del carcere. Mentre per Giacomo Cannizzaro giá destinatario di un provvedimento,Sebastiano Chiappara i domiciliari con braccialetto elettronico così come per Lorenzo Testa. Tutti gli indagati dovranno rispondere di episodi di spaccio di stupefacenti. La base operativa per la consegna della droga nella via Di Vittorio, era il bar "Vaccarella".
"L'attivitá è stata chiusa ai sensi dell'art. 100 TULPS, dal Questore - spiega il dirigente Ambrogio- che ne ha sospeso la licenza. Lo stupefacente veniva occultato persino sul tetto della struttura". E i poliziotti nel corso della perquisizione hanno trovato nell'area del bar circa 160 grammi di stupefacente tra marijuana e hashish.Ma nel corso delle indagini sono state sequestrate oltre quattro chili di sostenze.Le investigazioni hanno avuto un primo punto di partenza nei primi giorni del 2020 quando in via Caracausi gli investigatori sequestrarono due chilogrammi di marijuana e denaro per 5.500 euro ritenuto il provento dello spaccio e arrestate tre persone. Successivamente, dopo accurate indagini gli investigatori risalirono a una piantagione indoor a Bagheria sino ad arrivare ad un secondo covo in un primo piano dove il gruppo avrebbe continuato l'attivitá di spaccio.Il 4 febbraio i poliziotti arrestarono una persona ritenuta nel sodalizio criminale e sequestratinaltri 500 grammi di hashish e la somma in contante di 6.142 euro. Complessivamente durante le indagini sono stati ritrovati 11.642 euro di banconote di vario taglio per arrivare complessivamente a una somma di circa 19mila euro.
L'intera attivitá di spaccio sarebbe stata garantita da vedette e pusher. Una duplice veste che sarebbe stata ricoperta da un minore e per il quale sottolineano gli investigatori si occuperá il tribunale dei minorenni.
Da una stima su circa duecento cessioni il giro d'affari giornaliero era di cinquemila euro.

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