Ricordato a Palermo Calogero Zucchetto, il poliziotto che scovava i latitanti

di Ambra Drago
Zucchetto, originario di Sutera, entrato in polizia a 19 anni, negli anni lavorando a stretto contatto con il vice questore Ninni Cassará (ucciso il 6 agosto 1985), era diventato un esperto del territorio, specializzato nel dare la caccia ai latitanti. A bordo di una Vespa perlustrava i giardini di Ciaculli nel territorio dei Greco. 
La mafia lo uccise 39 anni fa in via Notarbartolo, colpendolo con cinque colpi di pistolaQuesta mattina il suo sacrificio è stato scordato con la deposizione di una corona a Largo degli Abeti alla presenza del Questore, Laricchia, del prefetto Forlani e del nipote di Zucchetto.

Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco Orlando e le autoritá civili e militari. Per l'uccisione di Zucchetto furono individuati come esecutori Mario Prestifilippo e Pino Greco detto "Scarpuzzedda". Come mandanti furono condannati anche i componenti della cupola mafiosa di Cosa nostra, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Raffaele Ganci e altri.

A Zucchetto che pagò con la vita la sua dedizione al lavoro ed alla legalità gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al valor civile con la seguente motivazione “Mentre conduceva una delicata operazione investigativa al fine della ricerca e della cattura di pericolosi latitanti, nel quadro della lotta alla criminalità organizzata, in un vile e proditorio agguato tesogli da ignoti criminali, veniva fatto segno a numerosi colpi mortali di arma da fuoco immolando, così, la giovane vita ai più alti ideali al servizio delle Istituzioni”.

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