Confiscato il patrimonio di una famiglia di imprenditori del settore agricolo di San Giuseppe Jato

La Direzione Investigativa Antimafia, con apposito decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, ha dato esecuzione alla confisca di beni nei confronti di una famiglia di imprenditori nel settore agricolo di San Giuseppe Jato. Il provvedimento segui quello di sequestro avvenuto nel 2019 a seguito di una proposta di misura di prevenzione avanzata, nei confronti degli stessi, dal Direttore della DIA.
Il provvedimento ha disposto la confisca dell’intero compendio di una azienda agricola che si occupa di coltivazione di uva, costituito da beni strumentali sia immobili (ubicati nel territorio di Santa Ninfa tra cui un terreno di oltre 60 ettari) che mobili registrati, oltre che partecipazioni, depositi e conti correnti bancari. Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta ad oltre 1,5 milioni di euro.
Il Tribunale della Prevenzione di Trapani, a seguito delle risultanze investigative insieme alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno raccolto un quadro indiziario che ha portato alla misura. In particolare sarebbe emerso un giudizio di pericolosità sociale di tipo “qualificato” sottolineano in una nota della Dia, includendo gli stessi nelle categorie degli indiziati di appartenere all’associazione di tipo mafioso di cui all’art. 416 bis c.p.. Tale connotazione si è rilevata da una grossa operazione finalizzata alla speculazione immobiliare attraverso l’acquisto, in un’asta giudiziaria, di una vasta tenuta agricola e la successiva rivendita alla società agricola riconducibile agli imprenditori di San Giuseppe Jato.




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